Sanihelp.it – Un decreto della Giunta Regionale della Campania ha introdotto un nuovo approccio (Tumor Treating Fields o TTFields) nel percorso diagnostico-terapeutico del glioblastoma, tumore maligno al cervello particolarmente aggressivo, che colpisce circa 1500 persone ogni anno.
Il glioblastoma insorge più frequentemente tra i 45 e i 75 anni, ma in realtà può presentarsi a qualsiasi età, tranne che durante l’infanzia.
Per questo la Campania, con tassi di incidenza in continuo aumento, ha introdotto l’approccio TTFields.
Per accedervi è necessaria la prescrizione del medico specialista che certifica che il paziente è eleggibile al trattamento, e l’approvazione del GOM, Gruppo Oncologico Multidisciplinare.
L’incontro, che si è tenuto a Napoli il 18 ottobre, ha approfondito l’argomento della gestione del paziente affetto da glioblastoma maligno, la cui terapia è molto complessa. Il trattamento di elezione è chirurgico con l’obiettivo di asportare quanto si riesce del tumore, seguito da radioterapia e chemioterapia.
In questo modo si rallenta la progressione, riducendo i disturbi e migliorando cosi la qualità di vita del paziente.
«La Campania ha definito un percorso approvativo per l’utilizzo di questo dispositivo per il trattamento del glioblastoma, il più aggressivo tra i tumori cerebrali. Grazie a questo provvedimento, che ci rende molto orgogliosi, saremo in grado di offrire l’accesso a questa innovativa tecnologia a pazienti eleggibili al trattamento e inseriti in un appropriato percorso. Oggi in occasione di questo evento abbiamo deciso di riportare all’attenzione delle istituzioni e della comunità scientifica una forma tumorale per anni considerata negletta» spiega Ugo Trama, Dirigente Politica del farmaco e dispositivi della Regione Campania.
La terapia con TTFields si basa su campi elettrici alternati a bassa intensità, che interferiscono con il processo di divisione delle cellule tumorali, che vengono trasmessi nella regione del cervello dove ha sede il tumore, il tutto al domicilio del paziente, attraverso un dispositivo medico non invasivo.
Questo trattamento è in fase di studio anche per altre forme tumorali.