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La prevenzione secondo Verdone

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Sanihelp.it – «Detesto quelli che non vanno dal medico per paura o per pigrizia. Se ci è stato dato un corpo è perché dobbiamo prendercene cura. Sempre, ma soprattutto dopo una certa età. Passati i cinquanta, diciamo». A parlare è Carlo Verdone che, dalla pagine del mensile Ok la Salute prima di tutto, non le manda a dire a quanti trascurano la prevenzione medica, un tema cui è diventato molto sensibile dopo aver perso tanti amici, perché, a suo dire, non si sarebbero curati bene o si sarebbero trascurati, non giocando d’anticipo sui loro mali.


Il regista, ora nelle sale con Posti in piedi in Paradiso, si sottopone ormai da qualche tempo a un check up completo due volte l’anno: analisi del sangue, esami per la prostata e, se il medico lo ritiene opportuno, anche colonscopia, elettrocardiogramma e accertamenti ai polmoni. «Non è un'esagerazione, credetemi. Dev'essere un impegno serio. Bisogna avere il coraggio di esplorare tutte le parti del nostro corpo» ribadisce.

Per lui la prevenzione non è fondamentale solo per la cura di sé, ma è anche segno di attenzione verso gli altri,  i propri famigliari e amici, perché solo loro poi a pagare in termini di dolore e sofferenza quando ci si ammala. « Per questo mi piace dare consigli ai miei cari. Sarei stato un buon medico di famiglia» rivela.

E ammette anche: «Io sono uno che predica bene e razzola benino: mangio bene e cerco, anche se non trovo spesso il tempo, di fare movimento. Sono consigli semplici, ma stanno alla base della salute generale di tutti, specie dopo una certa età. In più sono astemio». L’unico neo, per sua stessa ammissione, è il vizio del fumo, sul quale però sembra già stia lavorando e promette: « Se riuscissi a smettere sarebbe fantastico. Ma ce la farò, anche perché tutti i miei amici hanno abbandonato le bionde e presto o tardi rimarrò il solo con la sigaretta fra le labbra».

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