Sanihelp.it – Laura Morante è la testimonial della più grande iniziativa di sensibilizzazione sulla prevenzione della fragilità ossea mai realizzata in Italia, che ha riunito 10 società scientifiche (specialistiche e di medicina generale), Federfarma, ANMAR Onlus – Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus e Senior Italia Federanziani.
La campagna, all’insegna dello slogan Fai la prima mossa, cura le tue ossa, si rivolge in modo particolare agli over 50 che rappresentano la parte della popolazione più a rischio di fragilità ossea e vuole riportare alta l’attenzione sull’osteoporosi e divulgare una corretta informazione sull’importanza della prevenzione, in particolare quella successiva ad una prima frattura da fragilità, e sul valore dell’aderenza e della persistenza al trattamento prescritto dal medico al fine di evitare una ri-frattura.
La fragilità ossea, infatti, è una vera e propria emergenza destinata a crescere con il progressivo invecchiamento della popolazione: solo nel 2017 nel nostro Paese sono state 560mila le nuove fratture da fragilità. «In assenza di strategie preventive si prevede che aumentino del 22,6% nel 2030 portando la spesa sanitaria a 11,9 miliardi. L’impatto clinico e socioeconomico è ancora maggiore se si considera che una frattura iniziale (peraltro non sempre diagnosticata) aumenta significativamente il rischio di fratture successive e può dare inizio ad una cascata fratturativa che porta ad un peggioramento dello stato di salute della persona e ad una progressiva perdita di autonomia e qualità di vita, oltre che ad un aumento dei costi per l’assistenza sanitaria e ad un maggiore rischio di mortalità» spiega Stefano Gonnelli, Professore Ordinario di Medicina Interna, Università di Siena e membro del Coordinamento Scientifico dell’iniziativa.
È la prima volta che Laura Morante presta il suo volto per una iniziativa simile e sarà protagonista di un spot di sensibilizzazione che da metà marzo sarà trasmesso sulle principali reti nazionali. «L’osteoporosi non è ineluttabile, come a volte si crede, ma con una sana prevenzione si possono evitare le conseguenze più nefaste di questa malattia» ha ricordato l’attrice. Le fratture da fragilità, infatti, non sono un inevitabile segno dell’invecchiamento, ma sono una conseguenza dell’osteoporosi che porta al progressivo indebolimento delle ossa e quindi devono essere gestite come eventi clinici prevenibili. Nella gestione delle fratture da fragilità gli aspetti da migliorare vanno dalla diagnosi di osteoporosi, che il più delle volte avviene solo dopo il ricovero causato da una frattura da fragilità, alla gestione del paziente.
L’informazione mirata è una tra le frecce indispensabili per contrastare il dilagare della malattia e poterla prevenire, aiutando a conoscerne i fattori di rischio (tra cui: età avanzata, familiarità, precedenti fratture, menopausa precoce, vita sedentaria, ridotto apporto di calcio e vitamina D, diete squilibrate, assunzione di alcuni farmaci come diuretici o cortisonici, eccessiva magrezza o corporatura piccola, malattie reumatiche, malattie endocrine, diabete, fumo e alcolici). Per questo la Campagna si avvale anche di un sito web (www.curaletueossa.it) e di una pagina Facebook (Cura le tue Ossa) con informazioni, consigli, approfondimenti e video realizzati da alcuni dei maggiori esperti nazionali oltre che opuscoli e locandine distribuiti in 300 centri anziani presenti sul territorio afferenti a Senior Italia Federanziani.