Sanihelp.it – La moda vampiresca, se così possiamo dire, travalica romanzi e film per contagiare il mondo del beauty: uno dei trend più recenti in fatto di creme prevede il ricorso al sangue come prezioso ingrediente. E come spesso accade in questi casi, sono le star a essere i primi acquirenti e sponsor.
L’ex Spice Girl Victoria Beckham ha recentemente tessuto le lodi, tramite il proprio profilo Instagram, di un prodotto preparato per lei dal medico tedesco Barbara Sturm, al modico prezzo di 1360 euro a confezione. Si tratterebbe, stando a quanto diffuso dalla celeb, di una crema contenente sangue fatto passare attraverso alcune perline di metallo per simulare gli eventi biochimici legati alla coagulazione e produrre così due proteine, Il-1 e Tgf-beta, attive contro l'infiammazione.
«Dopo averla tenuta per tutta la notte la mia pelle sta benissimo, super idratata e pulita» è pronta ad assicurare Victoria. Ma non risulta che alcuno studio scientifico abbia mai valutato l'efficacia di questo trattamento, così come degli altri a base di sangue che periodicamente sono pubblicizzati dai vip (compresa Gwyneth Paltrow, già sanzionata per i suoi dubbi messaggi salutistici).
Anzi, non dimentichiamo che l’uso del sangue potrebbe nascondere qualche insidia di troppo, se non eseguito con tutti i crismi. Ne un esempio il caso della vampire facial, pratica resa famosa da un video di Kim Kardashian ma che piace anche ad altre star, da Rupert Everett a Bar Rafaeli, e che consisterebbe in una maschera fatta con il proprio sangue centrifugato per arricchirlo di piastrine, che viene poi o iniettato sotto la pelle del viso con dei microaghi o applicato, sempre sul viso, dopo uno scrub, per attenuare le rughe e migliorare l'aspetto della pelle: alcuni mesi fa una spa in New Mexico che effettuava questo genere di trattamenti è stata chiusa per il rischio di trasmissione di malattie come HIV ed epatite.