Sanihelp.it – Il cinema è spesso un utilissimo mezzo di riflessione e sensibilizzazione. L’ennesima dimostrazione arriva dall’ultimo progetto di un mostro sacro della regia cinematografica, Ridley Scott, autore di successi mondiali come Blade Runner e il più recente Il Gladiatore.
Il regista inglese, infatti, starebbe lavorando a un nuovo progetto centrato sul mondo del football americano, in particolare sul dramma che vivono molti giocatori di questo sport, che rimangono vittime di danni neurologici in seguito ai numerosi traumi che subiscono sul campo: Scott vuole indagare sugli effetti delle ripetute commozioni cerebrali cui vanno incontro e anche degli interessi economici che girano intorno al mondo del football.A sensibilizzare il film maker anglosassone sarebbero stati alcuni episodi accorsi a due ex campioni della National Football league, Dave Duerson e Junior Seau: entrambi, infatti, si sono suicidati, rispettivamente a febbraio 2011 e a maggio 2012, che avevano il forte sospetto di essere affetti da encefalopatia traumatica cronica.
La malattia, infatti, può essere attualmente diagnosticata con certezza (anche se si lavora a soluzioni alternative) solo con un esame di anatomia patologica del cervello che si effettua dopo la morte: Duerson prima di suicidarsi ha lasciato un Sms in cui richiedeva proprio che il suo cervello fosse analizzato. Per lui come per Seau l’autopsia ha purtroppo confermato la malattia. Sembra che su 35 ex giocatori della National Football League esaminati, ben 34 siano risultati affetti dall’encefalopatia.
Questa patologia neurodegenerativa provoca sintomi come demenza precoce, perdita di memoria, depressione, episodi di aggressività incontrollata. È nota anche come demenza pugilistica, proprio perché tipica anche di un’altra categoria di sportivi, i pugili, soggetti anch’essi a frequenti traumi cranici.
Ridley Scott pensa a un film sui traumi cerebrali
Cervello
FonteAdnkronos