Sanihelp.it – Un fermento lattico fisiologico, il Lactobacillus rhamnosus HN001, contrasta i sintomi della depressione e dell'ansia dopo il parto: lo dimostra uno studio della University of Auckland, condotto in collaborazione con altre università neozelandesi e pubblicato sulla rivista scientifica EBioMedicine. Si tratta di uno dei numerosi recenti studi che mostrano come i probiotici, batteri buoni che vivono in maniera simbiotica con l'uomo, influenzino il cervello e abbiano ricadute sull'umore delle persone, tanto che gli specialisti hanno coniato per alcuni di essi la definizione di psicobiotici.
Lo studio ha coinvolto 423 donne a partire dalla 14-16° settimana di gestazione suddivise in due gruppi: il primo (composto da 212 soggetti) ha assunto il Lactobacillus rhamnosus HN001 sino a sei mesi dopo il parto mentre il secondo un placebo. Per misurare gli eventuali sintomi di depressione e ansia post-partum i ricercatori hanno utilizzato scale universalmente riconosciute e comunemente adottate in psicologia.
Al termine dei due anni di studio, è risultata una minore incidenza dei disturbi dell'umore tra chi assunto il probiotico. Le donne con sintomi di ansia sono state quasi la metà rispetto al gruppo di controllo (30 a fronte di 55) e per quanto riguarda l'ansia si è registrata una flessione del 25%: hanno mostrato sintomi di depressione post partum 44 donne che hanno assunto il placebo a fronte delle 32 che hanno assunto il fermento lattico fisiologico.
Il meccanismo biologico è da ricondurre all'azione positiva che questo probiotico esercita sulla produzione di serotonina. Ha importanti funzioni: trasforma in molecole assimilabili sostanze che altrimenti non lo sarebbero, come le cartilagini e le molecole di cellulosa, e sintetizza sostanze indispensabili, come la vitamina K, essenziale nella coagulazione del sangue. Questi microrganismi, presenti all'interno dell'intestino in un numero elevatissimo, compreso tra 1013 e 1014, si nutrono di zuccheri che l'essere umano mangia. Poiché il microbiota svolge funzioni importanti per l'organismo un suo alterato equilibrio può contribuire allo sviluppo di patologie gravi come malattie metaboliche, patologie infiammatorie croniche, sindrome del colon irritabile, obesità ma anche autismo, depressione e stress.