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Maggio: è tempo di matrimonio!

Vita di coppia

Sanihelp.itA svelarci i segreti di un’intesa perfetta una volta arrivati all’altare è Marco Rossi, psichiatra e sessuologo.


«Al giorno d’oggi ci si sposa sempre più tardi, questa tendenza è riconducibile a due fattori: le coppie raggiungono sicuramente con più difficoltà una stabilità lavorativa, ma stanno anche bene a casa propria, con i genitori!

Il matrimonio viene visto come punto di arrivo, ci si sposa al termine di una fase passionale di fidanzamento, molto spesso per mettere al mondo dei figli. Due partner arrivano al matrimonio non per scelta, desiderio, ma in modo inevitabile. Sentire e vivere le nozze come punto di arrivo significa davvero renderle la tomba dell’amore. Questo atteggiamento porta alla rovina, alla limitazione nella propria libertà, alla noia, alla routine.

La nascita dei figli poi porta con sé, oltre alla naturale gioia, un netto cambiamento di ruoli, che comporta responsabilità e progettualità. I due sposi cessano di essere due persone e vivono solo come due genitori: la dimensione di coppia viene accantonata, la componente passionale trascurata, tutto si trasforma in una gabbia, dalla quale non si riesce a uscire».

Come vivere la quotidianità matrimoniale nel modo migliore?

«Il matrimonio è il punto di partenza, non è la conclusione necessaria di un percorso. I coniugi devono imparare a mantenere lo spazio della coppia e abituare i figli, fin da piccoli all’assenza di mamma e papà. Le coppie, una volta sposate e con figli, nella maggioranza dei casi evitano di ritagliarsi dei momenti per sé. È importante invece custodire attimi di vita coniugale, organizzare una cena a due, una serata al cinema, una domenica fuori porta. Ci vorrà un po’ di organizzazione con i figli, ma è importante riuscire a tenere vivo il rapporto.

Anche la seduzione è importante: non è vero che non c’è più bisogno di giocare a sedursi; i partner devono ancora essere propositivi, prendersi cura di sé per essere attraenti agli occhi del coniuge, preservare la dimensione sessuale della coppia. Il disinteresse per la seduzione, il lasciarsi andare fisicamente ed esteticamente, ma mancanza di attenzioni e complimenti, spianano spesso la via al tradimento».


Perché ci si sposa oggi?

«Il matrimonio soddisfa il bisogno di aver qualcuno che si occupa di noi e risolve molti problemi da un punto di vista pratico. In qualche modo alcuni sono nuovi matrimoni di interesse, in cui ci si sposa perché solo insieme si arriva a fine mese. Leggere le nozze in quest’ottica le priva del loro reale significato: vivere insieme l’amore giorno per giorno».

Un tempo il matrimonio era il giorno più atteso per una donna, è ancora così?

«Per molte donne oggi l’attesa del matrimonio è attesa per la cerimonia, diventata ormai una sorta di status symbol, un modo per apparire, per fare scena. Si arriva preparatissimi alla cerimonia, tutto è curato nei minimi dettagli, ma le coppie non sono spesso pronte per vivere questa scelta. Le conseguenze le conosciamo: separazioni e tradimenti sono all’ordine del giorno. 

Il segreto per un matrimonio che funziona è mantenere lo spazio del singolo. La formula non deve essere 1+1=1, ma 1+1=3: una individualità (con le sue peculiarità, i suoi interessi, le sue passioni), una seconda individualità (con interessi, passioni e peculiarità proprie, diverse magari da quelle del partner) e una terza entità che è la coppia. Le tre entità devono ben funzionare, senza togliere spazio l’una all’altra».

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