Sanihelp.it – Il victim blaming, o colpevolizzazione della vittima, è un fenomeno sociale che consiste nell’attribuire la responsabilità di un'aggresione alla persona che lo ha subito, invece che a chi lo ha causato. Questo comportamento si basa su pregiudizi, stereotipi e credenze errate, che portano a giustificare o minimizzare la violenza, la discriminazione o l’ingiustizia.
Il victim blaming si manifesta in diversi ambiti, come la violenza di genere, gli abusi sessuali, il bullismo, il razzismo, l’omofobia, la povertà, le malattie e le calamità naturali. In tutti questi casi, la vittima viene incolpata per il suo aspetto, il suo comportamento, le sue scelte, le sue emozioni o le sue circostanze, mentre il colpevole viene scagionato o addirittura difeso.
Cosa s’intende per vittimizzazione secondaria
La vittimizzazione secondaria è il danno aggiuntivo che la vittima subisce a causa del victim blaming. Si tratta di una forma di revittimizzazione, che si aggiunge al trauma originario e ne peggiora gli effetti. La vittimizzazione secondaria può provenire da diverse fonti, come la famiglia, gli amici, i media, le istituzioni, la società o la stessa vittima.
La vittimizzazione secondaria si esprime attraverso atteggiamenti e comportamenti che negano, ridicolizzano, sminuiscono, isolano, stigmatizzano o puniscono la vittima. Questi atteggiamenti e comportamenti possono avere diverse motivazioni, come la paura, l’ignoranza, il pregiudizio, il conformismo, il senso di colpa, il desiderio di controllo o la mancanza di empatia.
Quali sono le conseguenze per le vittime
Il victim blaming e la vittimizzazione secondaria hanno delle gravi conseguenze per le vittime, sia a livello psicologico che sociale. Le vittime possono infatti sviluppare sintomi come ansia, depressione, stress post-traumatico, bassa autostima, senso di colpa, vergogna, rabbia, paura, isolamento, sfiducia, difficoltà relazionali, disturbi del sonno, dell’alimentazione o sessuali.
Inoltre, le vittime possono subire delle ripercussioni a livello sociale, come la perdita di opportunità, di risorse, di sostegno, di protezione, di giustizia o di riconoscimento. Queste ripercussioni possono aggravare la loro situazione di vulnerabilità, di discriminazione o di esclusione.
Per contrastare il victim blaming e la vittimizzazione secondaria, è necessario promuovere una cultura del rispetto, della solidarietà, della responsabilizzazione e della prevenzione. È necessario anche offrire alle vittime un adeguato supporto psicologico, legale, medico e sociale, che le aiuti a superare il trauma e a riprendere il controllo della propria vita.