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Esami di laboratorio

Calcemia

o Calcio nel sangue

Il calcio (Ca2+) è uno ione che ha molta rilevanza biologica; lo si ritrova nel circolo sanguigno sia allo stato libero (circa il 50%) che in forma legata a proteine plasmatiche, come l'albumina (circa il 50%). La maggior parte del calcio però lo si ritrova nei depositi nei denti e nelle ossa (circa il 98-99%).
Le funzioni in cui il calcioè coinvolto sono principalmente la contrazione muscolare sia scheletrica che cardiaca, la trasmissione dell'impulso nervoso e la coagulazione.
Due ormoni antagonisti sono deputati al controllo dell'omeostasi del calcio: la calcitonina, ormone prodotto dalla tiroide, con il compito di indurre nei reni l'escrezione di calcio per evitarne gli eccessi ematici, e il paratormone, prodotto dalle ghiandole paratiroidee al fine di indurre nei depositi ossei il rilascio di calcio e aumentarne l'assorbimento da parte di in caso di necessità.
Inoltre tra calcio e fosforo esiste una correlazione inversa, per cui ad alti livelli sierici del primo corrisponde una diminuzione del secondo.

Questo test fornisce informazioni riguardo il metabolismo del calcio e la funzionalità delle ghiandole paratiroidi, ma è anche molto utile per l'identificazione di neoplasie, poichè molte volte rilasciano calcio in circolo, provocando ipercalcemia.

Il test valuta la quantità di calcio plasmatico totale, per cui la quota legata alle proteine plasmatiche è soggetta a variazioni in base ai livelli delle proteine circolanti, in particolare a quelli dell'albumina. Al contrario la quota libera non viene influenzata.
Pazienti con ipercalcemia presentano forti dolori ossei, calcoli renali e ipotonicità muscolare.
Soggetti con ipocalcemia, bassi livelli plasmatici di calcio, presentano intorpidimento e tremore delle mani, dei piedi, della zona circostante la bocca, crampi, aritmia cardiaca e possibili convusioni; possono inoltre presentare il segno di Chvostek e il segno di Trousseau.

PRIMA DEL TESTPRIMA DEL TEST:Non è necessario il digiuno prima del test, anche se alcuni laboratori lo richedono. L'acqua è permessa in ogni caso.
PRASSIPRASSI:Per la raccolta del campione è consigliabile evitare l'uso del laccio emostatico.
Viene prelevato un campione ematico del volume pari a 7ml in una provetta con tappo rosso.
DOPO DEL TESTDOPO DEL TEST:Si esercita pressione sul punto di prelievo, controllando lo stato di sanguinamento.
VALORI NORMALI:8,5-10,5 mg/dl (unità SI: 2,1-2,6 mmol/l)
VALORI NORMALI ANZIANO:Valori ridotti
VALORI ANORMALI AUMENTATI:
se valori sono superiori (valori alti) rispetto ai valori normali si potrebbe trovarsi in una o pi delle seguenti condizioni o patologie.
- Abuso di anti-acidi
- Acidosi respiratoria
- Acromegalia
- Cancro metastatico delle ossa
- Carcinoma polmonare
- Carcinoma renale
- Disidratazione
- Immobilizzazione prolungata
- Intossicazione da vitamina D
- Iperparatiroidismo
- Ipertiroidismo
- Leucemia
- Malattia di Addison
- Malattia di Hodgkin
- Malattia di Paget
- Mieloma multiplo
- Sarcoidosi
- Sindrome di Williams
- Tumore delle paratiroidi
VALORI ANORMALI DIMINUITI:
se i valori sono inferiori (valori bassi) rispetto ai valori normali si potrebbe trovarsi in una o pi delle seguenti condizioni o patologie.
- Alcalosi metabolica
- Alcolismo
- Bassi livelli di albumina
- Deficienza di vitamina D
- Diarrea
- Insufficienza renale
- Iperfosfatemia
- Ipocalcemia neonatale precoce
- Ipoparatiroidismo
- Malassorbimento
- Malattia renale cronica
- Malnutrizione grave
- Osteomalacia
- Pancreatite acuta
- Rachitismo
- Trasfusioni di sangue massive
FATTORI CHE INFLUENZANO:La stasi venosa causata dal laccio emostatico, può fornire risultati anomali.
Vi sono anche farmaci che possono alterare i risultati:
- androgeni, anti-acidi, carbonato di calcio, diuretici tiazidici, ergocalciferolo, estrogeni, gluconato di calcio, idralazina, indometacina, litio, ormone paratiroideo, ormoni tiroidei, progesterone, sali di calcio, steroidi anabolizzanti, tamoxifen, teofillina, vitamina A e vitamina D possono influenzare i valori, facendoli aumentare
- acetazolamide, anti-acidi, anticonvulsionanti, asparaginasi, aspirina, barbiturici, calcitonina, cisplatino, colestiramina, corticosteroidi, diuretici mercuriali, diuretici dell'ansa, eparina, fenitoina, fenobarbitale, ferro, furosemide, gastrina, gentamicina, glucagone, glucosio, idrocortisone, insulina, lassativi, meticillina, sali di magnesio e sulfonamidi sono farmaci che provocano la diminuzione dei livelli di calcio plasmatico.
NOTE:Pazienti che presentano ipocalcemia devono essere istruiti ad assumere cibi contenenti calcio, in particolare latte, formaggio, rape, cavolo verde, fagioli bianchi e lenticchie.
Bambini affetti da sindrome di Williams possono presentare livelli critici di calcio causati dall'ipercalcemia idiopatica. Ciò richiede l'uso di formule senza calcio nella prima infanzia, poichè il fenomeno tende a risolversi con la crescita.
a cura di Alessia Palmeri
Fonte: Manuale di tecniche diagnostiche ed esami di laboratorio; McGraw-Hill
Esami medici dalla A alla Z; Tecniche Nuove
Interpretazione dei dati di laboratorio; Edizioni Minerva Medica
Dottoressa Lorenza Rimassa, Vice Responsabile dell Unit operativa di Oncologia Medica e Dirigente medico presso Humanitas Cancer Center.
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