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Esami di laboratorio

Emoglobina glicosilata

o Emoglobina glicata
Glicoemoglobina
Emoglobina A1c
Sigla dell'esame: G-Hb; HbA1c

Esistono varie forme di emoglobina tra cui la più rappresentata, circa il 90% del totale, è l'emoglobina A.
Una frazione di questa (HbA1) viene normalmente glicosilata, cioè conuigata a molecole di glucosio. Quando il glucosio ematico supera la soglia normale satura completamente l'emoglobina degli eritrociti, che prende il nome di glicoemoglobina.
La glicosilazione dell'emoglobina è una modifica permanente che rimane negli eritrociti per tutta la loro emivita per cui è utile per monitorare la situazione di pazienti sottoposti a terapia insulinica per il diabete.
Attraverso l'analisi di questo particolare tipo di emoglobina si riesce a risalire ai livelli ematici medi di glucosio dei 2-3 mesi precedenti, senza che questi siano influenzati dal regime di trattamento prescritto, come invece avviene con la glicemia a digiuno.

L'Hb glicosilata, a seconda dei laboratori, può essere indicata come dato unico tra i tipi A1a, A1b e A1c (emoglobina glicosilata totale) oppure solo come HbA1c, in questo caso è inferiore rispetto al dato totale dal 2 al 4%.

Livelli plasmatici medi di glucosio e livelli di HbA1c sono correlati, per cui un incremento dell'1% di emoglobina glicosilata, corrisponde ad un aumento di 35 mg/dl di glucosio ematico.
Abbiamo quindi:
4% HbA1c = 65 mg/dl glucosio medio nel plasma
5% HbA1c = 100 mg/dl glucosio medio nel sangue
6% HbA1c = 135 mg/dl glucosio medio nel sangue
7% HbA1c = 170 mg/dl glucosio medio nel plasma
8% HbA1c = 205 mg/dl glucosio medio nel plasma
9% HbA1c = 240 mg/dl glucosio medio nel plasma
10% HbA1c = 275 mg/dl glucosio medio nel plasma
11% HbA1c = 310 mg/dl glucosio medio nel plasma
12% HbA1c = 345 mg/dl glucosio medio nel plasma

Abbassando i livelli di HbA1c diminuisce anche il rischio di complicanze; per pazienti senza ipoglicemia significativa l'obiettivo è raggiungere un livello il più vicino possibile alla normalità (<6%).
Ciò non è fattibile per soggetti con storia di ipoglicemia grave, con aspettativa limitata di vita, anziani, bambini piccoli e soggetti affettidi da condizioni di comorbilità.

INDICAZIONI:L'uso di questo test per la diagnosi di diabete non è ad oggi consigliato.
PRIMA DEL TESTPRIMA DEL TEST:Non si necessita di digiuno prima del test.
PRASSIPRASSI:Si raccoglie un volume di sangue pari a 7 ml in una provetta con il tappo lavanda.
DOPO DEL TESTDOPO DEL TEST:In seguito a prelievo, esercitare una leggera pressione sul punto di puntura per evitare la comparsa di ematoma.
VALORI NORMALI:HbA1c adulti non diabetici: 2,2-5%

HbA1c adulti diabetici: <7%
VALORI ANORMALI AUMENTATI:
se valori sono superiori (valori alti) rispetto ai valori normali si potrebbe trovarsi in una o pi delle seguenti condizioni o patologie.
- Alcol
- Avvelenamento da piombo
- Diabete di nuova diagnosi
- Iperglicemia
- Scarso controllo del diabete
VALORI ANORMALI DIMINUITI:
se i valori sono inferiori (valori bassi) rispetto ai valori normali si potrebbe trovarsi in una o pi delle seguenti condizioni o patologie.
- Anemia falciforme
- Anemia emolitica
- Gravidanza
- Insufficienza renale cronica
- Perdita di sangue cronica
- Splenectomia
- Talassemia
NOTE:Al momento dell'effettuazione del test i livelli non vengono influenzati da fattori esterni, quali assunzione di cibo, attività fisica, stress o somministrazione di farmaci antidiabetici.

Questo test dovrebbe essere eseguito almeno due volte all'anno per pazienti che rispondono bene al trattamento e ogni tre mesi per pazienti che hanno cambiato terapia o che non rispondono in modo positivo.
Può essere usato anche come valutazione per un possibile cambio di terapia.

Gli obiettivi per il controllo della glicemia sono individuali; obiettivi molto severi, ovvero riportare i valori vicini alla normalità (<6%) sono adatti a pazienti che non vanno incontro a crisi ipoglicemiche, gli altri necessitano di considerazioni particolari.

È necessario istruire i pazienti sull'importanza del controllo dei livelli di glucosio autonomo.
a cura di Alessia Palmeri
Fonte: Manuale di tecniche diagnostiche ed esami di laboratorio; McGraw-Hill
Esami medici dalla A alla Z; Tecniche Nuove
Interpretazione dei dati di laboratorio; Edizioni Minerva Medica
Dottoressa Lorenza Rimassa, Vice Responsabile dell Unit operativa di Oncologia Medica e Dirigente medico presso Humanitas Cancer Center.
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