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Esami di laboratorio

Microalbumina

o Rapporto microalbumina/creatinina
Sigla dell'esame: MA

L'albumina è una proteina molto presente nell'organismo; normalmente non si trova escreta nelle urine poiché le sue subunità hanno dimensioni troppo grandi per poter essere filtrate dalla membrana basale glomerulare.
In caso di nefropatia diabetica e in pazienti con ipertensione si può verificare una perdita di tensione della membrana, che diventa più lassa e permette il passaggio di tali proteine nelle urine.

Tale condizione prende il nome di microalbuminuria (MA), in cui si ritrova una piccola quantità di albumina nelle urine.
Questa diagnosi è molto importante poichè permette la prevenzione di un danno renale grave, grazie alla comparsa precoce della MA, anche diversi anni prima.
In caso di danno renale grave si chiama macroalbuminuria.

Viene misurata in molti modi: la raccolta delle urine delle 24 ore o di un periodo (di solo 4 ore o della notte) oppure, in alternativa, la raccolta di un campione random.
La stima migliore si ottiene con la raccolta dell'urina delle 24 ore, a patto che vengano raccolte tutte le urine.
La raccolta di campioni di un periodo può essere meno accurata della prima, ma ciò si può correggere con la valutazione della creatinina, escreta in modo costante a livello basale.

La pratica più usata è quella del campione di urine random, poichè singolo; anche in questo caso il valore può essere corretto mediante creatinina.
Si calcola il rapporto (albumina nelle urine in mg/Creatinina nelle urine in mg) x 1000.
Questo parametro è noto come rapporto microalbumina/creatinina.

INDICAZIONI:Si usa questo test come screening per nefropatie una volta all'anno. Si esegue su sogetti con diabete di tipo 1, che soffrono di diabete da più di 5 anni, in tutti i soggetti con diabete di tipo 2, dal momento della diagnosi, e in corso di gravidanza.

La creatinina viene misurata almeno una volta all'anno per valutare il tasso di filtrazione glomerulare (TFG) in tutti i pazienti diabetici.
La creatinina è anche indice dello stadio e del livello in cui si trova la nefropatia.
PRIMA DEL TESTPRIMA DEL TEST:Viene spiegata al paziente la procedura utilizzata (random, di un periodo, delle 24 ore).
Per la raccolta delle urine delle 24 ore è importante ricordare di raccogliere tutte le urine, senza contaminarle con feci o carta igenica.
PRASSIPRASSI:In caso di raccolta ramdom, si necessita di un singolo campione, talvolta raccolto direttamente in ambulatorio.

La raccolta delle urine di un periodo comporta un campione di un arco di tempo presatbilito (4 ore, overnight).

Per la raccolta delle urine delle 24 ore si necessita un particolare recipiente senza conservanti, fornito dal laboratorio.
La raccolta inizia dopo la prima minzione mattutita, che deve essere scartata; quindi raccogliere tutte le altre urine nell'arco delle 24 ore.
Devono essere raccolte nel contenitore apposito e mantenute al freddo. Se dovesse capitare di perdere accidentalmente parte dell'urina, il test va interrotto e lo si deve ricominciare di nuovo.

È utile segnarsi in modo evidente l'orario di termine della raccolta.
DOPO DEL TESTDOPO DEL TEST:Il campione raccolto va contrassegnato e portato immediatamente in laboratorio.
VALORI NORMALI:0-23 mg/l
VALORI ANORMALI AUMENTATI:
se valori sono superiori (valori alti) rispetto ai valori normali si potrebbe trovarsi in una o pi delle seguenti condizioni o patologie.
- Accumulo di proteine (supplementi)
- Aterosclerosi
- Attività fisica intensa
- Farmaci nefrotossici
- Gravidanza
- Infezione del tratto urinario
- Nefropatia
- Nefropatia diabetica
- Nefropatia ipertensiva
- Pre-eclampsia
FATTORI CHE INFLUENZANO:Vi sono vari fattori che possono influenzare i risultati, tra questi possono citare attività fisica, fumo, mestruazioni, e disidratazione.
NOTE:Se si ottiene un valore anomalo, ripetere il test poiché potrebbe essere a causa dei fattori influenzanti gli esiti.
Se si ha diagnosi di escrezione anormale di microalbumina, questa deve essere frutto di 2-3 misurazioni anomale consecutive.

In caso di diagnosi di microalbuminuria, l'obiettivo è ritardare la progressione di questa in macroalbunimuria somministrando al paziente inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) o bloccanti del recettore dell'angiotensina II, in modo da normalizzare l'escrezione di microalbuninuria.
a cura di Alessia Palmeri
Fonte: Manuale di tecniche diagnostiche ed esami di laboratorio; McGraw-Hill
Esami medici dalla A alla Z; Tecniche Nuove
Interpretazione dei dati di laboratorio; Edizioni Minerva Medica
Dottoressa Lorenza Rimassa, Vice Responsabile dell Unit operativa di Oncologia Medica e Dirigente medico presso Humanitas Cancer Center.
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