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Esami di laboratorio

Tempo di protrombina

o Pro time
Sigla dell'esame: PT; INR

Il tempo di protrombina è un esame che ha l'obiettivo di verificare il corretto svolgimento della cascata coagulativa, dipendente da differenti fattori.
Si effettua una misurazione sul tempo rischiesto da un campione di plasma, con aggiunta di calcio e tromboplastina tissutale, per coagulare.

L'esame è usato per verificare la presenza di deficit di fattori della coagulazione della via estrinseca (I, II, V,VII, X); in tal caso, l'esito, misurato in secondi, risulterà aumentato.
Il PT è anche rilevante nel monitoraggio di pazienti sottoposti a terapia anticoagulante con warfarin sodico. I valori normali sono compresi tra 8,8 e 11,6 secondi; l'obiettivo terapeutico si aggira intorno ai 24 secondi. Se il tempo scende al di sotto di tale soglia terapeutica, si deve incrementare la dose di farmaco; se, al contrario, il tempo sale eccessivamente, a causa di overdose da warfarin, va somministrata immediatamente vitamina K che funge da antidoto, agendo in 12-24 ore.

INR è una sigla che indica il Rapporto Internazionale Normalizzato. Questo serve a garantire standard omogenei di PT tra i diversi laboratori.

PRIMA DEL TESTPRIMA DEL TEST:Non si necessita di digiuno prima del test.

L'esame viene eseguito giornalmente, fino a normalizzazione dei valori e in seguito con frequenza di un controllo ogni 4-6 setimane, a lungo termine.
PRASSIPRASSI:Si raccoglie un volume di sangue di 7 ml in una provetta contenente citrato di sodio, con tappo azzurro.
DOPO DEL TESTDOPO DEL TEST:In seguito a prelievo, esercitare una leggera pressione sul punto di puntura.
VALORI NORMALI:8,8-11,6 secondi
60-140%

Livello terapeutico per la terapia anticoagulante:
1,5-2 volte il valore di controllo

INR per la profilassi di trombosi venosa profonda e fibrillazione atriale:
2,0-3,0

INR per valvo
VALORI ANORMALI AUMENTATI:
se valori sono superiori (valori alti) rispetto ai valori normali si potrebbe trovarsi in una o pi delle seguenti condizioni o patologie.
Valori in secondi aumentati:

- Anticorpi antifosfolipidi
- Carcinoma pancreatico
- Coagulazione intravascolare disseminata
- Deficit di fattori (I,II,V,VII,X)
- Deficit di vitamina K
- Epatite
- Epatopatia
- Intossicazio
FATTORI CHE INFLUENZANO:L'emolisi del campione può provocare alterazione nei risultati del test.

Condizioni del paziente, quali diarrea, vomito e assunzione di alcool, possono aumentare i risultati. Al contrario, una dieta ricca di grassi ne diminuisce i valori.

Vi
NOTE:Una dieta ricca di ortaggi a foglia verde, aumenta i livelli di vitamina K e conseguentemente riduce i valori di INR

Di rilevanza è l'educazione alla sicurezza: prevenzione delle cadute e utilizzo di rasoi elettrici.
a cura di Alessia Palmeri
Fonte: Manuale di tecniche diagnostiche ed esami di laboratorio; McGraw-Hill
Esami medici dalla A alla Z; Tecniche Nuove
Interpretazione dei dati di laboratorio; Edizioni Minerva Medica
Dottoressa Lorenza Rimassa, Vice Responsabile dell Unit operativa di Oncologia Medica e Dirigente medico presso Humanitas Cancer Center.
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