Sanihelp.it – Considerate verdure povere e non molto apprezzate dalla maggiore parte delle persone, i cavoli, i broccoli e i cavolfiori costituiscono una vera barriera anticancro. Fin dall’antichità queste piante sono state coltivate per le loro virtù medicinali. Chi consuma cinque o più porzioni alla settimana di cavoli vede il rischio di cancro alla vescica dimezzarsi; il consumo frequente di crocifere diminuisce il rischio di cancro al polmone, al colon-retto e alla prostata.
Merito dei glucosinolati, molecole che nel corso della masticazione si mescolano ad altre sostanze, tra cui l’enzima mirosinasi, che induce la produzione di una molecola anticancro, il sulforafano. Una lunga bollitura degrada la mirosinasi, pertanto è consigliabile una cottura al vapore o al salto per pochi minuti.
Il sulforafano contiene una molecola di zolfo, responsabile del caratteristico odore di cavolo. Quello contenuto nei broccoli e nei cavoletti di Bruxelles è particolarmente potente: aumenta la velocità di detossificazione dell’organismo, accelera l’apoptosi delle cellule mutate e interferisce con lo sviluppo del batterio responsabile dell’ulcera del cancro gastrico.