Sanihelp.it – Le forme micotiche sono più frequenti in soggetti immunodepressi e in quelli che seguono terapie antibiotiche protratte nel tempo.
L’aspergillosi è causata da funghi del genere Aspergillus, più frequentemente A. fumigatus, specie saprofita che si nutre di materia organica morta o in decomposizione, ma sono presenti anche altre specie patogene. A. fumigatus è presente un po’ ovunque, nel terreno, sulle piante di casa e nella polvere.
L’infezione avviene per via inalatoria e nel cane è spesso causa di rinite, a volte con coinvolgimento polmonare, renale, osseo, del sistema nervoso centrale, ecc.
Il sintomo più frequente è lo scolo nasale, da una sola narice, muco-purulento, giallo verdastro con cattivo odore, spesso con perdite ematiche, che più avanti può interessare entrambe le narici.
Si possono manifestare inoltre starnuti, respirazione rumorosa a bocca aperta, con espirato maleodorante, dolorabilità alla palpazione del naso e dintorni. Sul tartufo possono comparire ulcere ed erosioni. Nelle fasi avanzate della malattia il cane appare abbattuto e mostra una lacrimazione dovuta all’ostruzione del canale naso-lacrimale.
La diagnosi di queste forme non è facile, si basa sul quadro clinico e sull’anamnesi dell’animale (se è immunodepresso, portatore di patologie, ecc.) e su una serie di esami e test di laboratorio.
Gli antimicotici più utilizzati sono itraconazolo e fluconazolo per bocca, tenendo presente che si tratta di una terapia lunga, non meno di tre mesi.
Per la terapia topica (sotto forma di pomate o soluzioni) il farmaco di elezione è il clotrimazolo in soluzione, da instillare nelle cavità nasali e/o sinusali.
La malattia è grave e può anche avere esito fatale, ma se diagnosticata in tempo e con una adeguata terapia è possibile la guarigione senza che restino validità importanti.