Sanihelp.it – La lacrimazione è il primo meccanismo di difesa dell’occhio in caso di irritazioni, quindi compare nella maggioranza dei casi di problemi oculari.
L’occhio bagnato può dipendere da una eccessiva produzione di lacrime, oppure da una scarsa eliminazione attraverso i fori lacrimali.
Per quanto sappiamo, nel cane e nel gatto non esiste la lacrimazione cosiddetta emozionale, cioè legata alle emozioni sia positive che negative, che è tipica invece delle persone.
Se il sistema naso-lacrimale, insieme di piccoli canali la cui funzione è quella di portare le lacrime all’interno del naso, non funziona bene, le lacrime defluiscono fuori dalle palpebre andando a bagnare il pelo dell’animale.
Le cause possono essere diverse, legate per esempio alla conformazione del muso, a infiammazioni o a infezioni batteriche, oppure a situazioni particolari, come una passeggiata in un giorno ventoso, con il vento che solleva polvere e sabbia.
A volte le stesse ciglia presenti nel margine libero delle palpebre possono cambiare la loro direzione e anziché dirigersi verso l’esterno si rigirano verso l’interno, entrando in contatto con l’occhio, irritandolo e stimolando la lacrimazione; altre cause di eccessiva produzione lacrimale sono fenomeni allergici o patologie oculari, come ulcere corneali, uveite e glaucoma.
Tra le cose sbagliate che un padrone può fare, una è quella di mettere un collirio a caso, in quanto nel migliore dei casi non si ottiene risultato, ma nel peggiore si è perso tempo prezioso per una diagnosi.
Considerando il fatto che l’iperlacrimazione è un sintomo di molte malattie dell’occhio, la cosa migliore da fare è sottoporre l’animale a una visita veterinaria, in modo che il medico possa consigliare, trovata la causa, un collirio adatto o, in alternativa, una visita specialistica.