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La displasia del gomito nel cane

Salute e animali

Sanihelp.it – La displasia del gomito insorge nel periodo dello sviluppo nei cani di grossa taglia in rapido accrescimento, di solito di età compresa tra i 4 e i 10 mesi, e comporta degenerazione articolare con artrosi progressiva, limitazione dell’ampiezza dei movimenti articolari, dolore cronico con riacutizzazioni e necessità di trattamenti farmacologici o anche chirurgici.


Perché si manifesta la displasia del gomito, qual è l’eziologia?

Questa patologia dipende da una serie di fattori, tra cui asintonia di crescita tra radio e ulna, accrescimento rapido, osteocondrosi, sovraccarico articolare e fattori genetici, ambientali, alimentari e ormonali.

Il sintomo principale è la zoppia di gravità variabile, soprattutto a freddo, dopo esercizi o piccoli traumi, alterazioni della postura e della deambulazione, andatura rigida e impacciata.

Alla visita il veterinario valuta l’anamnesi (storia clinica del cane) e i sintomi. Il cane presenta di solito fastidio e dolore alla palpazione e ai movimenti passivi del gomito e diminuzione dell’ampiezza dei movimenti.

Una lastra e una eventuale artroscopia diagnostica permettono di arrivare a una diagnosi.

La terapia può essere conservativa o chirurgica. 


La prima consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori come carprofene, firocoxib, meloxicam, robenacoxib e di integratori alimentari ad azione condroprotettrice, di solito contenenti glucosamina solfato, condroitinsolfato, MSM (metilsulfonilmetano). 

Si dovrà poi avere cura di tenere il peso dell’animale sotto controllo, di fargli fare dell’esercizio fisico (consigliato dal veterinario) e della fisioterapia, e di fare in modo che non si sottoponga a sforzi eccessivi.

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