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Dieta materna e sviluppo cognitivo del bambino

Sanihelp.it – Se la mamma si alimenta in maniera sana ed equilibrata in gravidanza, il nascituro potrà godere almeno fino ai 3 anni e mezzo, di uno sviluppo neurocognitivo ottimale: lo sostiene uno studio condotto presso l’Inserm in Francia e pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition.


Gli autori deo lavoro di ricerca sono partiti dal presupposto che se durante la gestazione vi è una grave malnutrizione materna o mancano nutrienti fondamentali quali ferro o iodio vi può essere un ritardo nello sviluppo neurocognitivo del bambino.

 

In questo studio sono stati analizzati i dati provenienti dallo Studio longitudinale francese dall'infanzia (Étude Longitudinale Française depuis l'Enfance – Elfe), il primo studio transalpino su scala nazionale dedicato al follow-up di 18mila bambini nati nel 2011, seguendoli dalla nascita all'età adulta.

Nello specifico i ricercatori si sono concentrati su quello che le donne avevano mangiato nell’ultimo trimestre di gravidanza e lo hanno correlato con lo sviluppo del bambino, valutandolo tramite un questionario.

Dopo i 3 anni e mezzo i ricercatori hanno svolto colloqui personali con le famiglie coinvolte nello studio.

Dall’analisi dei dati si è visto che studiando l’alimentazione delle donne nell’ultimo trimestre di gravidanza è stato possibile stilare 5 diversi profili alimentari.


 

Il primo è stato definito come occidentale con un consumo superiore alla media di patatine, pizza, carne rossa, salumi e dolci.

Il secondo è stato definito equilibrato, con un buon consumo di frutta, verdura, pane integrale, legumi e yogurt.

Il terzo è stato definito pane e creme, perché il pane è di solito accompagnato da burro, cioccolato, formaggio e altri elementi spalmabili.

Il quarto profilo è quello degli alimenti trasformati, contraddistinto cioè dal consumo di numerosi prodotti molto lavorati e pasti pronti.

L’ultimo profilo è stato quello ribattezzato della colazione, con un elevato consumo di latte, cereali e altri prodotti tipici del primo pasto della giornata.

Dall’intreccio di questi dati è emerso che migliore è la qualità nutrizionale della dieta in gravidanza migliori sono i punteggi del neurosviluppo a uno, due e tre anni e mezzo di età.

I punteggi più bassi di sviluppo neuro cognitivo si sono toccati nel profilo nutrizionale cibo processato, quello cioè contraddistinto da un consumo superiore ai 150 g a settimana di salumi.

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