Sanihelp.it – Esattamente un anno fa, la ricerca con le cellule staminali embrionali fu oggetto come in italia di un appassionato dibattito seguito da referendum. Con la differenza che lì una netta maggioranza di elettori, il 66%, si pronunciò a favore della nuova legge, dando ai ricercatori regole certe per coltivare e utilizzare cellule staminali embrionali.
La legge è entrata effettivamente in vigore solo a marzo 2005, e ora la Svizzera ne raccoglie i primi frutti: nelle ultime settimane al Dipartimento della Sanità sono stati inoltrati due progetti con la richiesta d’autorizzazione. Uno da parte di Marisa Jaconi della clinica universitaria di Ginevra e l’altro da Yves-Alain Barde del Biozentrum di Basilea. Barde ha già ottenuto il via libera per importare cellule staminali embrionali umane allo scopo di produrre cellule nervose: il suo lavoro fa parte di un progetto Ue che comprende diciotto gruppi di vari Paesi comunitari.
Anche Marisa Jaconi conta di avviare presto il suo progetto, che è quello di produrre cinque linee staminali per sperimentare la formazione di cellule cardiache. Per farlo servono circa cento embrioni, che lei sta chiedendo ai reparti ginecologici degli ospedali.