Sanihelp.it – La Campania è ai primi posti in Italia e in Europa per numero di casi di epatite C e per mortalità legata alle malattie epatiche. Preoccupano le molte infezioni ancora sommerse e l’elevato numero di persone colpite dal virus HCV.
Secondo i recenti dati ISTAT, la mortalità in Italia per malattie epatiche è stata di oltre 18.000 casi nel 2008, dei quali il 15% è concentrato in Campania. La regione è prima anche per mortalità del tumore del fegato con tassi di incremento, rispetto all’Italia, del 45% per la cirrosi e del 15% per il tumore. In Campania muoiono 7 persone al giorno per cirrosi epatica o tumore del fegato, soprattutto nelle classi di età tra i 35 e i 55 anni.
Poiché circa il 70% delle cirrosi è legato a infezione cronica da virus HCV, appare evidente che una lotta intensa contro le infezioni da virus HCV è necessaria per abbattere la mortalità per cirrosi ed epatocarcinoma. Infine, pur in carenza di studi, possiamo calcolare che in Campania vi siano almeno 200.000 persone infette con il virus dell’epatite C.
Purtroppo molte persone non sanno di avere l’epatite perché la malattia non provoca sintomi evidenti per anni. Uno dei campanelli d’allarme è il livello nelle transaminasi nel sangue. In alcuni casi, tuttavia, i pazienti manifestano transaminasi nella norma: in questi casi rilevare l’infezione in uno stadio precoce è ancora più difficile.
Attualmente in Campania solo circa il 10% dei malati con infezione cronica da virus HCV sono riconosciuti e trattati. Trattare subito il malato, invece, permette di bloccare l’infezione prima che questa provochi serie conseguenze come cirrosi ed epatocarcinoma.