Sanihelp.it – Gli esperti consigliano di bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno. Un consiglio semplice da seguire, con diversi vantaggi per la salute del nostro organismo. Ma l’acqua può diventare una vera e propria cura, utile in caso di disturbi urinari, intestinali o gastrici.
Si chiama idropinoterapia, dal greco idro, acqua, e pino, bere, ed è una modalità naturale di cura che sfrutta le acque minerali come bevande. Consiste nell’assumere determinate quantità di liquido a una certa temperatura e a intervalli di tempo prestabiliti, nell’arco della giornata.
Si può effettuare negli stabilimenti termali o a domicilio, dietro prescrizione medica. Naturalmente l’assunzione di acqua minerale alla sorgente consente di sfruttare al meglio le proprietà dell’acqua senza che queste si disperdano durante l’imbottigliamento. Inoltre è scientificamente provato che gli effetti del clima presente nelle località termali interagiscono positivamente con quelli della cura idropinica.
L’idropinoterapia può essere effettuata in qualunque periodo dell’anno, il ciclo di trattamento non deve durare meno di due settimane e in alcuni casi può essere prolungato fino a un mese intero.
Il liquido viene assunto a digiuno o comunque lontano dai pasti, per sfruttare al meglio gli effetti terapeutici dell’acqua. La temperatura varia a seconda del tipo di acqua utilizzata e della patologia da trattare: per esempio, le oligominerali si assumono fredde, mentre quelle solfate devono essere bevute calde, per ottenere un effetto purgativo.
Anche la quantità di acqua da ingerire viene personalizzata in base alla persona e al suo problema.
La cura dell’acqua è indicata per le malattie delle vie urinarie, come la calcolosi renale (in questo caso si possono bere fino a cinque litri di acqua al giorno), per quelle intestinali (con dosi medie di 150-300 cc al giorno) e per quelle gastroenteriche, come la dispepsia e la sindrome del colon irritabile.
Non può essere praticata in caso di ostruzione delle vie urinarie, insufficienza renale grave, scompenso cardiaco, ulcera, neoplasie, infiammazioni locali acute o coliche biliari in atto.
Le tipologie di acque minerali utilizzate sono quelle clorurate, solfate, bicarbonate, carboniche, sulfuree e radioattive. Queste acque hanno una consolidata efficacia nel: potenziare l’effetto diuretico, proteggere le coronarie, tenere sotto controllo la pressione arteriosa, rinforzare ossa e denti, riequilibrare la motilità e l’acidità gastrica.
Diverse ricerche hanno dimostrato, inoltre, l’efficacia dell’assunzione di acqua minerale a scopi terapeutici e preventivi per le malattie del cuore, delle ossa, dell’apparato digerente, della pelle e negli stati in cui vi è carenza di sali.
Una corretta idratazione è fondamentale a ogni età, ma l’idropinoterapia è risultata particolarmente utile negli anziani, nei quali si verifica un fisiologico processo di disidratazione dei tessuti.
Per quanto riguarda l’effettuazione della terapia da casa, si può affermare certamente che un corretto utilizzo di certe acque minerali durante la normale alimentazione costituisce un valido ausilio in particolari condizioni di salute. Le acque solfate, per esempio, sono utili in caso di problemi digestivi, quelle bicarbonate sono indicate per gli sportivi, quelle oligominerali per ottenere un rapido effetto diuretico.