Sanihelp.it – Anche ai gatti, proprio come agli umani, piacciono i massaggi. È importante però che sia un’attività rilassante e soprattutto delicata. Il gatto deve sentirsi a suo agio in un luogo confortevole e tranquillo, morbido e pulito. Mai forzarlo: il micio deve essere ben predisposto. Si deve assolutamente evitare di agire nel modo che il gatto non gradisca.
È bene conoscere il proprio pet, le sue emozioni e assecondare i suoi ritmi. Quindi si potrà procedere con il massaggio: è necessario scegliere una posizione comoda, e riscaldare i tessuti del pet accarezzandolo dolcemente e poi cominciare con il massaggio.
Una delle tecniche usate è quella dell’effleurage: si tratta di uno sfioramento delicato e lungo che serve a riscaldare il tessuto. Il tocco deve essere molto leggero. Tenere una mano fissa sul micio, mentre con l’altra si fa il massaggio sul viso, sulla testa, sul corpo, al di fuori delle gambe e sulla coda. La prima volta con un massaggio in direzione del pelo e poi contropelo. Alternare le mani.
Esiste inoltre la tecnica del tocco passivo che si esercita senza usare alcuna pressione sul gatto, concentrandosi solo su un gruppo muscolare alla volta: spalla, testa, fianco, coscia e così via. Questo massaggio serve ad alleviare i dolori del micio. Ma il massaggio non è solo piacevole per il gattino di casa, diventa infatti motivo per instaurare un legame tra il micio e il suo proprietario, con tanti benefici per entrambi.