Sanihelp.it – Cuscinetti e pelle a buccia d’arancia non sono certo spariti in inverno. Anzi, il lockdown, la chiusura delle palestre, qualche stravizio a tavola hanno finito per arrotondare la figura accentuando gli inestetismi della cellulite.
«Per contrastarli bisogna darsi da fare con costanza, non solo quando la prova costume si avvicina» spiega Anna Fraschini, estetista a Piacenza. «Le attenzioni devono essere quotidiane, mattina e sera».
Si comincia appena sveglie. Subito giù dal letto? «Per partire con il piede giusto e cominciare in bellezza la giornata mettendo in moto con dolcezza la circolazione rimasta ferma durante la notte meglio alzare le gambe e pedalare in aria per un paio di minuti, esercizio semplicissimo che si può ripetere più e più volte nel corso della giornata soprattutto quando le gambe tendono ad essere gonfie e pesanti, segno che la circolazione ristagna» suggerisce l’esperta.
La colazione anticellulite non è certo fatta con caffè e briosce. Meglio una tazza di frutti di bosco, in particolare i mirtilli, ricchi di polifenoli che proteggono il microcircolo. In alternativa una, due fette di ananas fortemente drenante.
«Un’efficace strategia anticellulite prevede poi l’applicazione con costanza di un trattamento mirato» continua l’esperta. La consistenza può essere quella che si preferisce tra creme, gel oppure sieri; importante controllare sempre che siano presenti caffeina, matè, guaranà, tè verde, sostanze lipolitiche che aiutano a sciogliere i grassi che arrotondano i punti critici e intrappolano le fibre elastiche creando i tipici avvallamenti della buccia d’arancia.
Un’intera mattinata alla scrivania oppure in piedi: la circolazione rallenta e la cellulite peggiora. «Così se la buona regola rimane quella di cambiare posizione ogni ora camminando per almeno un minuto, durante la pausa pranzo appena possibile ideale è stendersi sul letto oppure per terra e tenere le gambe alzate per una decina di minuti così che il sangue fluisca e il gonfiore si attenui» suggerisce Fraschini.
Pausa caffè? Meglio un tè verde ricco di antiossidanti e di sostanze protettive per il microcircolo da accompagnare volendo con uno yogurt magro che riequilibra l’ambiente intestinale per evitare carichi di scorie.
E si arriva alla sera. «Il massaggio è fondamentale per far penetrare meglio i trattamenti, attivare la circolazione e smuovere i grassi favorendone l’eliminazione» spiega l’estetista. In presenza di capillari fragili e dilatati si procede solo con sfioramenti lenti e ripetuti di entrambe le mani, dal ginocchio in su fino ai fianchi.
«Dove non ci sono particolari problematiche circolatorie si può usare più decisione. Si appoggia un piede sulla sedia e sul bordo della vasca e, partendo dal ginocchio, si afferra una generosa parte di tessuto con indice e pollice di entrambe le mani; imprimendo una pressione piuttosto decisa come se si volesse dare un pizzicotto, si sale in orizzontale fino al fianco» commenta l’esperta.
Si riprende lo stesso movimento su tutta la parte esterna della coscia e si ripete l’intera sequenza di massaggio per tre, quattro volte. Poi si appoggia il piede a terra e si afferra sempre con pollice e indice di entrambe le mani una porzione di tessuto al ginocchio e si risale con il movimento a pizzicotto in senso verticale fino al fianco, eseguendo lo stesso movimento su tutta l’area esterna della coscia e ripetendolo per tre, quattro volte.