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In piscina: crema solare e doccia dopo ogni tuffo

Sanihelp.it – Sportive o semplici appassionate, nuotatrici e frequentatrici di piscine si chiedono spesso se il cloro faccia male alla pelle. Ci si chiede se questa sostanza faccia male alla cute, rovinandola, seccandola o provocando irritazioni.


«Il cloro non fa male alla pelle, essendo un elemento molto più naturale di ciò che si possa credere – spiega il dermatologo Antonino Di Pietro – In natura, lo troviamo per esempio nei sali presenti nei mari o negli oceani e, in notevoli quantità, sotto forma di cloruro di sodio, il sale da cucina.

Nelle piscine, il cloro viene impiegato per le proprietà disinfettanti, che consentono di bloccare la formazione di batteri, virus e funghi. La quantità presente nelle vasche è regolamentata dal Ministero della Salute.

Non esistono quindi possibilità che questa sostanza provochi danni alla pelle, a eccezione di rarissimi casi di ipersensibilità . Per scongiurare la comparsa di irritazioni, basta sciacquare accuratamente la pelle facendo una doccia dopo ogni bagno in piscina».

Quello che invece viene spesso sottovalutato è il sole, preso a bordo piscina. «La protezione solare è fondamentale perché dà il tempo alle cellule di produrre la melanina, la sostanza che fa da scudo alla penetrazione dei raggi ultravioletti – spiega il professore – Qual è la crema più adatta? Dipende dal colore della cute: più è chiara, più il fattore di protezione deve essere alto, e più la cute tende a irritarsi e a formare eritemi, più il fattore deve essere alto.

In generale, è sempre opportuno partire con una protezione 50+ per passare poi, dopo qualche giorno, a fattori protettivi più bassi, come 30 o 20. La crema dovrebbe essere applicata ogni due ore circa, ma la frequenza aumenta in base alla sudorazione, l’umidità dell’ambiente e l’abitudine a bagnarsi spesso».

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