Sanihelp.it – Desiderio di maternità: vista la diffusione del Coronavirus nel nostro Paese, è meglio rimandare? E allattare è sicuro? Tante le preoccupazioni e i dubbi delle mamme. Ecco le risposte. Se si è alla ricerca di una gravidanza. «Qualsiasi sia il metodo di concepimento, i comportamenti da tenere e le precauzioni sono gli stessi – spiega il dottor Mario Mignini Renzini – professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Milano-Bicocca; referente medico dei centri Eugin in Italia e responsabile del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita della Casa di Cura La Madonnina di Milano, parte del Gruppo San Donato – Non sono presenti a oggi evidenze circa la possibile trasmissione del virus attraverso gli ovociti o il liquido seminale. L’impiego dei gameti dei coniugi o di donatore/donatrice nei trattamenti di fecondazione assistita risulta essere sicuro come alcune settimane fa, prima dell’avvento del virus».
Se si è in dolce attesa. «Gli studi riguardanti la trasmissione verticale del virus – ossia dalla madre al feto – non sono ancora conclusi, ma sono indicativi di assenza di passaggio transplacentare del SARS-CoV-2. Si può pertanto al momento propendere per assenza di embriopatie legate all’infezione in corso di gravidanza».
Un recentissimo studio condotto in Cina e pubblicato su The Lancet riporta i primi 19 casi di donne in gravidanza e neonati da madri con sintomatologia clinica da COVID-19 e sappiamo che il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico o nel sangue neonatale prelevato da cordone ombelicale. Ne è conferma il caso del neonato di Piacenza nato negativo da madre positiva. Un ulteriore studio pubblicato da The Lancet il 7 marzo 2020 afferma che nei due casi di infezione neonatale verificatisi in Cina vi è stato un contatto diretto (accertato o presunto) con persone positive e non vi è al momento evidenza di trasmissione verticale.
«Le donne in gravidanza sono considerate una popolazione suscettibile di infezioni respiratorie virali, anche per quanto riguarda la semplice influenza stagionale. Perciò il consiglio, sia per loro sia per le persone che vivono a loro stretto contatto, è quello di seguire il più scrupolosamente possibile il Decalogo Coronavirus emanato dal Ministero della Salute e le norme dettate dal buonsenso: lavandosi e disinfettandosi spesso le mani, evitando il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, i viaggi, i luoghi affollati. Che la gravidanza si sia ottenuta con metodi naturali o mediante procreazione assistita, i comportamenti da tenere sono gli stessi» spiega il dottor Mignini Renzini.
Se si sta allattando. Non vi sono al momento evidenze di trasmissibilità del virus attraverso il latte materno e il virus non è stato rilevato nel latte raccolto. Gli specialisti ritengono che, nel caso di donna con sospetta o confermata infezione da Coronavirus, l’allattamento possa essere avviato e mantenuto, al seno o con biberon. La cosa fondamentale è la protezione del neonato dal possibile contagio: si raccomandano l’igiene delle mani e l’uso, durante la poppata, di dispositivi di protezione come mascherina e guanti in lattice usa e getta.
Nel caso in cui madre e bambino debbano essere separati, è possibile mantenere la produzione di latte attraverso tiralatte, effettuata seguendo le stesse indicazioni igieniche, e la somministrazione attraverso biberon. In caso di positività al virus, sarà il curante a valutare eventuali controindicazioni all’allattamento derivanti da terapie farmacologiche in atto, sebbene al momento la terapia del Coronavirus non si basi in primis sulla prescrizione di farmaci.