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Bimbi: l’alimentazione va programmata

Parte il Mese della nutrizione infantile

Sanihelp.it – Una ricerca svela che il 68% dei genitori, secondo i pediatri, ha una scarsa consapevolezza delle implicazioni che la nutrizione nei primi anni di vita può avere sulla salute in età adulta.


Per questo il Mese della nutrizione infantile, promosso da Mellin e giunto alla quinta edizione, si focalizza quest'anno sul concetto di nutritional programming, cioè sull’impatto che la nutrizione già a partire dalla gravidanza – e poi durante l’allattamento e lo svezzamento – può avere in termini di salute e crescita ottimale del bambino e del futuro adulto.

«Esistono dei periodi sensibili nella vita di ogni individuo, le cosiddette finestre di opportunità, in cui è importante agire con interventi nutrizionali mirati per favorire il mantenimento di un ottimale equilibrio metabolico e prevenire l'insorgenza di patologie a carattere cronicodegenerativo», spiega il professor Zuccotti, direttore della Cattedra di Clinica Pediatrica, Università degli Studi di Milano.

Già a partire dalla vita intrauterina, il feto risulta esposto a eccessi e carenze nutrizionali da parte della madre, che possono influenzare la sua salute futura. Anche i periodi del divezzamento e della prima infanzia sono cruciali nel programming nutrizionale: è fondamentale l’equilibrio tra i macronutrienti, con particolare attenzione alle proteine che, quando eccedono il 15% dell’apporto energetico totale tra gli 8 e i 24 mesi, si associano a un maggior rischio di sovrappeso e obesità.
Da non dimenticare l’importanza dei micronutrienti, in particolare del ferro la cui carenza può avere un impatto anche sullo sviluppo cognitivo del bambino.

Secondo l'indagine, circa il 70% dei pediatri considera diseducative alcune fonti di informazione scelte dalle mamme (come passaparola, nonni, blog/forum). Gli stessi pediatri classificano le mamme italiane secondo una lista variegata di atteggiamenti: dalle protettive (21%), alle informate (19%), dalle sagge (18%), alle spensierate (16%), per finire con le indipendenti (14%) e le mamme fai da te (13%).

Per questo emerge la necessità di un flusso di comunicazione pediatra-mamma che tenga conto delle diverse aspettative e dei diversi atteggiamenti di queste ultime. Con qyesto obiettivo il Mese della nutrizione infantile 2012 lancia il Passaporto per la crescita, una sorta di diario attraverso il quale le mamme possono seguire in maniera semplice e pratica l'andamento delle tappe più significative della crescita del proprio bambino.

Sul passaporto sarà possibile annotare l’andamento delle poppate, l’atteggiamento nei confronti degli alimenti nuovi, l’acquisizione della capacità di fissare un oggetto, reagire a stimoli sonori, coordinare i movimenti ed elaborare modalità espressive. I genitori potranno monitorare la crescita, raccogliere informazioni e condividerle con il pediatra.


Il Passaporto può essere scaricato dal sito www.mesedellanutrizioneinfantile.it e sarà disponibile in ambulatori e studi pediatrici. Per tutto il mese di ottobre, poi, ci sarà un numero verde (800 115533) attraverso il quale le mamme potranno richiedere e prenotare un appuntamento telefonico gratuito, sia con il pediatra nutrizionista sia con la psicologa.

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