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Glicemia instabile e rischio demenza

Sanihelp.it – Le persone anziane che soffrono di diabete di tipo 2 se a causa della terapia ipoglicemizzante che seguono si trovano a soffrire spesso di crisi ipoglicemiche hanno maggiori probabilità di incorrere in qualche forma di demenza: è quanto sostiene uno studio condotto in California e pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association.


Numerosi studi hanno dimostrato che chi soffre di diabete di tipo 2 ha maggiori probabilità di sviluppare Alzheimer, la più comune forma di demenza, ma è anche vero che chi tiene sotto controllo l’iperglicemia con gli ipoglicemizzanti orali o con l’insulina vede ridursi il rischio demenza.
Gli studiosi hanno monitorato per 20 anni i dati relativi a 16600 pazienti con diabete di tipo 2 e sono andati a indagare, in particolare, se questi pazienti hanno avuto gravi crisi di ipoglicemia tanto da dover ricorrere ad un intervento ospedaliero.
I ricercatori hanno così scoperto che i pazienti che sono incorsi in uno o più episodi gravi di ipoglicemia hanno un maggior rischio di sviluppare di demenza e la percentuale di rischio è tanto più elevata quanto più numerose sono state le crisi ipoglicemiche.

I pazienti anziani vittime di un episodio di ipoglicemia hanno un rischio demenza maggiorato del 26%, tale percentuale passa al 115% in caso di due episodi di ipoglicemia e al 160% in caso di tre o più episodi.

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