Sanihelp.it – Il fenomeno è simile alla dipendenza da stupefacenti, ma in questo caso la droga è il sesso. E i drogati sono i residenti del Regno Unito, che manifestano la loro dipendenza soprattutto con l’ossessione a collezionare filmati e immagini porno scaricati da Internet sia sul computer che sul telefonino.
La curiosa indagine è stata condotta dalla Bbc News, che ha analizzato le affermazioni di 43 terapeuti che confermano la crescita dell’utenza dei siti porno e la durata della connessione, che può arrivare anche alle 8 ore al giorno, praticamente una giornata lavorativa intera.
Un Vizio innocuo? Non sembra. A rimetterci, infatti, è soprattutto la relazione non virtuale con la partner, e qualche dubbio sorge sulla reale produttività dei porno-dipendenti al lavoro.
A favorire la navigazione hot sono i costi ridotti dell’accesso a siti vietati ai minori, che evitano l’imbarazzo dell’acquisto dell’ormai desueto giornalino porno. Perciò il sesso virtuale è comodo, non implica alcuna complicazione data dal tradimento o dalla semplice relazione occasionale e non trasmette malattie fisiche. Peccato che la compagna si senta tradita realmente, non virtualmente, e la maggior parte delle volte, questo comportamento porti alla distruzione della storia per mancanza di fiducia.