Sanihelp.it – Almeno due geni, se combinati con fattori legati allo stile di vita, predicono il rischio del diabete di tipo 2. Gli scienziati dell’Università di Lund, in Svezia ritengono che questi fattori genetici possano essere usati per progettare test in grado di consentire ai medici di valutare le probabilità che un individuo sviluppi la malattia.
Al disturbo sono state associate diverse varianti genetiche, ma finora la determinazione del loro valore predittivo è stata ostacolata dal fatto che poche di esse sono state valutate in studi su larga scala.
In un articolo pubblicato sulla rivista “PLoS Medicine”, gli scienziati scandinavi hanno studiato diversi geni candidati per la loro capacità di prevedere il diabete in 2293 cittadini finlandesi non malati, seguiti dal 1990 al 2002. I risultati mostrano che le varianti nei geni PPARG e CAPN10 aumentano il rischio futuro del diabete di tipo 2, in particolare negli individui con altri fattori di rischio.