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Più giovani col magnesio

Sanihelp.it – Il magnesio è una sostanza spesso poco considerata all’interno della dieta.


Invece è l’elemento catalitico e strutturale di maggior significato nella fisiologia dell’organismo umano: partecipa alle principali vie metaboliche, regola i livelli degli ioni, attiva gli enzimi dell’organismo e possiede effetti antistress, antiallergici, anafilattici, antinfiammatori e antiradicalici.

La sua presenza all’interno di un organismo adulto devo corrispondere a circa 25 grammi.

Se la quantità è inferiore ci si trova di fronte a una carenza di magnesio, i cui sintomi principali sono crampi muscolari, iperattività dei riflessi osteo-tendinei, fibrillazione muscolare, disartria e disfagia, irritabilità, combattività, disorientamento, psicosi, atassia, vertigini e nistagmo.

Per diagnosticare una carenza di magnesio si analizza la sua concentrazione nel siero e nelle urine, e la percentuale di ritenzione in seguito a somministrazione parenterale.

Le cause dell’ipomagnesemia sono molte: dalle sindromi di malassorbimento (come la malattia celiaca) a diarrea e malattie intestinali, dalla malnutrizione al diabete, dall’alcolismo ai disturbi renali, dall’abuso di diuretici all’ipertiroidismo. Anche lo stress, sia fisico che emozionale, incrementa il fabbisogno di magnesio.

Per far fronte a una carenza di magnesio occorre ovviamente aumentarne l’assunzione, sia con integratori che con cibi ricchi di magnesio, fino ad arrivare alla quantità di 500 mg al giorno fino al ristabilimento della razione giornaliera raccomandata, che in Europa è di 375 mg al giorno sia per i maschi che per le femmine.


I cibi più adatti sono i legumi secchi, i formaggi stagionati, i molluschi e i crostacei, la crusca e i cereali integrali, le noci e il cioccolato: contengono oltre 100 mg di magnesio per 100 grammi.

Ma perché il magnesio è così importante? Ecco, in breve, 10 ragioni.

  1. Perché protegge il cuore e l’attività vasomotoria, preservandoci da aritmie, ischemie e trombosi.
  2. Perché contrasta l’ipertensione, riducendo il rischio di infarto.
  3. Perché riduce la resistenza all’insulina, che porta all’insorgere del diabete mellito.
  4. Perché stimola la produzione di energia, aiutandoci a combattere lo stress e a fare sport.
  5. Perché favorisce l’equilibrio delle funzioni nervose, offrendo grandi benefici a chi soffre di depressione, ansia, disturbi del sonno e dell’apprendimento.
  6. Perché riduce l’ipereccitazione neuronale, causa significativa dell’emicrania.
  7. Perché combatte la sindrome premestruale (PMS), riducendo la tensione nervosa, la mistalgia e l’aumento di peso.
  8. Perché rinforza le ossa e abbassa il rischio di osteoporosi.
  9. Perché rallenta l’invecchiamento, contrastando la progressiva decadenza del sistema neuroendocrino che si verifica in condizioni di stress.
  10. Perché regola l’intestino, agendo come un lassativo naturale contro la stitichezza.

Vi sembra ancora solo un minerale?

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