Sanihelp.it – I dati parlano chiaro l’unico segnale confortante che si cela tra le pagine del Libro bianco sul fumo edito dalla sezione milanese dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori riguarda le giovani italiane e in particolare il fatto che sempre meno ragazze dai 15 ai 24 anni si arruolano volontariamente nel grigio esercito delle fumatrici.
Una nota positiva arriva proprio mentre ci si rende conto che il tumore del polmone, molto raro nelle donne italiane in passato, è diventato oggi la terza causa di morte per tumore, con circa 5.500 morti all'anno, rispetto a 11.000 per cancro della mammella e 9.000 per tumore all'intestino .
Se le giovani italiane sembrano aver recepito la pericolosità lo stesso non si può dire per le connazionali più avanti con l’età e tutto questo nonostante siano palesi gli effetti nocivi che la pratica del fumo ha su gravidanza e fertilità.
Il problema, stando ai dati del rapporto, è che le donne non sono pienamente consapevoli delle conseguenze negative che esso comporta. Il fumo di sigaretta rimane una delle più comuni esposizioni a sostanze esogene in gravidanza: in Italia, circa il 25% delle donne in età fertile fuma e, di queste, meno del 50% smette in gravidanza.
Ma facciamo un passo indietro prima di addentrarci nel discorso gravidanza. per le fumatrici difficoltà a rimanere incinte. La nicotina altera la contrattilità delle tube, provocando così una difficoltà nel trasporto degli ovociti e nell'incontro con gli spermatozoi. Il fumo di sigarette, inoltre, causa una diminuzione dei livelli di progesterone e rende difficile l'annidamento dell'uovo fecondato nella mucosa uterina, alterandone la maturazione.
Il danno è maggiore quando si instaura la gravidanza. Già negli anni sessanta due studi hanno dimostrato che tra le donne incinte le fumatrici avessero una più alta incidenza di aborto spontaneo rispetto alle non fumatrici. Studi più recenti hanno confermato questi risultati, arrivando a stimare un rischio aumentato di circa il 50% di aborto spontaneo nel primo trimestre per le forti fumatrici.
Numerosi studi hanno mostrato inoltre un'associazione tra fumo di sigarette e gravidanze extrauterine. L'aumento di rischio riportato nelle fumatrici rispetto alle non fumatrici varia dal 30% al 200%. Ma attenzione, in questo caso anche le ex fumatrici sono ad aumentato rischio di gravidanza extrauterine.
Non solo il tumore, per il quale troppo spesso vale il gioco del «tanto non mi succederà mai», viene chiamato in causa quando si parla di fumo. La dipendenza da nicotina interessa diverse problematiche che rigurdano la propria salute e anche quella di qualcuno a cui vorremo molto bene. Le ragazze hanno capito davvero?