Sanihelp.it – La prevenzione secondaria è quella che si occupa di segni e sintomi che non sono specifici del cancro, ma che potrebbero aiutare a diagnosticarne uno in modo tempestivo: Prestar loro attenzione e rivolgersi subito al medico è indice di intelligenza e buona informazione.
Iniziamo dai nei: da loro ha origine la maggior parte dei melanomi superficiali espansivi (circa il 60-70%). La differenza dai nei normali è che in genere hanno un diametro più largo (superiore a 5 mm.), con bordo irregolare e colore variabile.
Queste lesioni presentano un tasso di crescita relativamente lento, e al momento in cui vengono esaminati dal medico spesso sono già in una fase di sviluppo avanzata.
Questo perché in genere vi si presta poca attenzione, mentre basterebbe ricordarsi di ricorrere a un semplice test di valutazione, utilissimo strumento di diagnosi precoce.
La prognosi del melanoma è strettamente connessa al cosiddetto spessore di Breslow, che è la misurazione del campione del tumore rispetto al volume totale.
Essa è determinata per via istologica (profondità in mm. dallo strato cutaneo cellulare più superficiale alla parte più profonda del tumore). Quando questo dato è inferiore a 1,5 mm. la percentuale di sopravvivenza su 5 anni è del 92%, che si riduce tuttavia a soltanto al 36% quando lo spessore di Breslow supera 3,5 mm.
Esiste anche un’altra tipologia più rara di melanoma, il melanoma nodulare, che presenta un tasso di crescita molto più rapido e si presenta come escrescenza rossa o pigmentata che può sanguinare.
Anche in questo caso, il settimo comandamento per la prevenzione dei tumori va preso alla lettera: SE UN NEO SI INGROSSA O CAMBIA FORMA E COLORE FATELO SUBITO CONTROLLARE DAL MEDICO.
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