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Rigenerare la pelle dopo una grave ustione, sostituire un osso dopo un incidente o un tumore, riacquistare la vista persa a causa di una malattia della cornea è possibile grazie a un particolare tipo di trapianto, quello di tessuto, che, al pari di quello d’organo, può salvare la vita o migliorarla radicalmente.
In Italia l’AIRT, la rete di ospedali che effettuano trapianto d’organo e tessuto appartenenti a sei regioni (Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Valle D’Aosta, Puglia e provincia autonoma di Bolzano), nel 2004 ha stabilito un record di prelievi europeo: 2030
prelievi di cornea, 196 di pelle, 1399 di osso, 91 di valvole cardiache e segmenti vascolari.
Questo aumento è stato reso possibile dall’incremento del numero di donatori effettivi, passato da 21 a 26 per milione d’abitanti.
«I trapianti di tessuto da donatore danno risultati migliori e sono più tollerati rispetto a protesi ossee artificiali o alla pelle artificiale», ha spiegato il presidente dell’Airt Franco Filippini, «e sono resi possibili solo grazie alle banche dei tessuti e al coordinamento capillare con gli ospedali nei quali vengono effettuati i prelievi e gli interventi».