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Fibromialgia e accesso alle cure

Sanihelp.it – La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5-2 milioni di italiani. ll termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e tendini). Questa condizione viene definita sindrome poiché esistono segni e sintomi clinici che sono contemporaneamente presenti.


Proprio per la sua natura complessa la diagnosi della sindrome fibromialgica non è semplice.

Molti pazienti vanno incontro a ripetitive (e spesso errate) valutazioni prima che venga diagnosticata tale patologia.

Ancora oggi molti medici non conoscono la fibromialgia e – soprattutto la medicina di base – difficilmente indirizza il paziente da un reumatologo che sarebbe in grado di operare la corretta diagnosi.

La diagnosi, purtroppo, è lenta ad arrivare, ma nel frattempo il paziente sperimenta dolore e stanchezza cronici, problemi con il ciclo del Sonno; che alimentano in chi ne è colpito depressione e frustrazione.  

Proprio per dare una risposta reale ai bisogni dei pazienti affetti da sindrome fibromialgica negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative di sensibilizzazione e divulgazione da parte di associazioni di malati, ma anche da associazioni di categoria di operatori sanitari, ospedali, psicologi-psicoterapeuti.

Un esempio concreto in questo senso è il progetto PsicoReumatologia promosso da ANaPP (Associazione Nazionale Psicologi Psicoterapeuti) e AISF (Ass.ne Italiana Sindrome Fibromialgica).


La malattia reumatica, quando viene diagnosticata, entra di prepotenza, in modo continuo e pervasivo, nella vita quotidiana di un individuo e nella rete sociale a cui appartiene.

È una ferita del corpo e dell’anima e, pertanto, è una esperienza traumatica.

Essere affetto da una patologia reumatica comporta riadattare la propria esistenza in tutte le sue dimensioni, non solo fisica, ma anche cognitiva, emotiva e relazionale.

Molte patologie reumatiche, infatti,  comportano alti livelli di dolore, difficoltà motorie, stati di affaticamento, disturbi del sonno e disagi nella vita di coppia.

Tutto ciò attiva intensi e persistenti livelli di stress, che possono portare a sviluppare risposte disadattive, quali ansia, depressione, non adesione alle terapie ed ai nuovi necessari stili di vita. Dare supporto psicologico alle persone che soffrono di una malattia reumatica vuol dire accogliere tali disagi, sostenere la resilienza e attivare le risorse personali e sociali di ognuno.

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FonteAISF

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