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Il sorriso? È anche una questione di genere

Salute della bocca

Sanihelp.it – Le donne sorridono, in media, 62 volte al giorno, contro le sole 8 degli uomini. Ma non è solo questione di gioia: il sorriso femminile è da sempre carico di valori simbolici, aspettative estetiche e ricadute psicologiche. Straumann Group, leader globale in implantologia e nelle soluzioni ortodontiche, insieme alla dottoressa Grazia Tommasato, odontoiatra e membro di Women Implantology Network (WIN), un network globale di 5.000 professioniste in oltre 20 Paesi nel mondo ideato da Straumann Group, fanno il punto sull’universo del sorriso femminile, tra immagine, salute e nuove consapevolezze.


Secondo un’indagine riportata nella review »Esthetic Restorations and Smile Designing», le donne attribuiscono maggiore importanza all’aspetto estetico del sorriso rispetto agli uomini, anche per ragioni legate a immagine personale e pressione sociale. E oggi più che mai, l’obiettivo non è l’uniformità, ma la personalizzazione: un sorriso che parli davvero di sé. Anche perché, come evidenzia uno studio sulla percezione estetica del sorriso, le donne tendono naturalmente a mostrare una maggiore esposizione gengivale rispetto agli uomini durante un sorriso »aperto", una caratteristica che viene spesso percepita come più armoniosa e coerente con i tratti femminili.

«Un bel sorriso è quello che ti assomiglia. La vera eccellenza non è farlo perfetto, ma farlo autentico» commenta la dottoressa Tommasato. È importante che ogni trattamento rispetti l’espressività e le proporzioni naturali del viso, che variano da genere a genere e da persona a persona». In questo senso, l’innovazione tecnologica può fare la differenza: strumenti digitali come i software di smile design permettono di visualizzare il risultato estetico finale in anteprima, scegliendo forma, proporzioni, colore e armonia in base al volto e alla personalità del paziente.

I disturbi più frequenti tra le donne (e le loro abitudini)

Un elemento che non tutti sanno è che alcune condizioni orali sono più frequenti nel pubblico femminile, per ragioni che spaziano da fattori ormonali a componenti emotive.

Bruxismo e disordini temporo-mandibolari (TMJ): colpiscono le donne fino a tre volte più degli uomini, secondo uno studio pubblicato su The Journal of Prosthetic Dentistry. Sintomi frequenti sono tensione mandibolare, dolori cervicali e cefalee ricorrenti. Secondo alcune evidenze cliniche, il bruxismo e i disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare non sono legati solo a fattori meccanici o occlusali: in molti casi si osserva una forte correlazione con lo stress cronico, la somatizzazione e perfino stati depressivi, soprattutto nella popolazione femminile.

Xerostomia (secchezza orale): più diffusa nelle donne, soprattutto in post-menopausa. Uno studio longitudinale ha rilevato che, all’età di 75 anni, oltre il 61% delle donne lamenta secchezza orale notturna rispetto al 53% degli uomini. Tra le cause: variazioni ormonali, uso di farmaci e malattie autoimmuni, che presentano un’incidenza sensibilmente più alta nel sesso femminile. Secondo un’analisi su oltre 22 milioni di pazienti, queste patologie colpiscono il 13,1% delle donne contro il 7,4% degli uomini.


Infiammazioni gengivali e carie: e donne possono essere più soggette a gengiviti e sensibilità, soprattutto in fasi di oscillazione ormonale (pubertà, gravidanza, menopausa). Queste influenzano la risposta immunitaria e la flora batterica orale, aumentando la vulnerabilità dei tessuti gengivali e riducendo la produzione di saliva.

Sindrome della bocca urente (Burning Mouth Syndrome): condizione caratterizzata da bruciore orale cronico, più frequente nelle donne sopra i 50 anni, spesso accompagnata da secchezza, alterazioni del gusto e dolore persistente.

Non solo prevalenza clinica: secondo uno studio americano, le donne mostrano anche abitudini di igiene orale più accurate, si sottopongono più frequentemente a controlli preventivi e hanno una maggiore consapevolezza dell’impatto della salute orale sul benessere generale rispetto agli uomini.

Prevenzione su misura per lei: i consigli degli esperti

Ogni fase della vita porta con sé sfide diverse e può influenzare la salute del cavo orale. Ecco alcuni aspetti da non trascurare e suggerimenti:

In gravidanza, meglio pianificare una visita odontoiatrica nel secondo trimestre per monitorare la salute gengivale e prevenire gengiviti gravidiche.

In menopausa, una valutazione parodontale è fondamentale, specialmente prima di intraprendere terapie con bifosfonati per l’osteoporosi, che possono interferire con interventi chirurgici orali.

In situazioni di forte stress, è utile prestare attenzione a segnali come mal di testa al risveglio, sensibilità o usura dentale: possono essere campanelli d’allarme del bruxismo. Provare l’uso di bite notturni oppure testare una routine »sorriso rilassato» con tecniche di respirazione e rilascio muscolare prima di dormire.

Per la secchezza orale: stimolare la salivazione con alimenti fibrosi (come sedano o mele) o chewing gum senza zucchero, evitando cibi secchi o troppo salati. Nei casi più persistenti, è consigliabile confrontarsi con l’odontoiatra di fiducia sull’eventuale utilizzo di sostituti salivari specifici (spray, gel o mousse umettanti).

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