Sanihelp.it – L'estate è alle porte, e con l'estate non arrivano solo cose positive come il sole, il mare, le vacanze, i divertimenti e le giornate lunghissime, ma anche cose negative, come l'afa, l'umidità, le scottature e gli insetti. Le punture di zanzara sono fastidiosissime; chi è allergico, invece, va giustamente sempre un po' nel panico quando si avvicina un ronzio d'ape, visto che il pericolo è quello di uno shock anafilattico. D'altronde, la stima racconta come nove persone su dieci vengano punte da un'ape, una vespa o un calabrone, almeno una volta nella vita; e circa 10 italiani ogni anno muoiono proprio a causa della puntura da imenottero.
L'estate che verrà porta purtroppo con sé una nuova minaccia, che mette in pericolo la vita di chiunque, non solo dei soggetti allergici: è quella del calabrone killer, o vespa velutina, una sorta di specie aliena che nell'ecosistema non presenta alcun nemico naturale. L'allarme è giunto dalla FederAsma e da Allergie Onlus – Federazione Italiana Pazienti, patrocinatori del progetto «Punto nel Vivo», campagna giunta alla seconda edizione rivolta proprio alla sensibilizzazione riguardo shock anafilattici da puntura di imenottero, rendendo i più di 11 followers edotti di tecniche quali l'immunoterapia specifica come strumento di prevenzione e l'adrenalina autoiniettabile come trattamento d'emergenza.
Secondo quanto affermato dalle associazioni in questione, la vespa velutina sarà quest'anno maggiormente presente nei nostri cieli, nonostante sia originaria in realtà della Cina. Non è facile distinguere il calabrone killer dal calabrone normale: è di dimensioni più ridotte e ha colori diversi, ovvero antenne nere e zampe bicolore giallo-nere. Si tratta di una specie particolarmente aggressiva, che infligge punture potenzialmente letali per l'uomo: e cibandosi prevalentemente di api, rappresenta anche una minaccia per la biodiversità vegetale e per le colture agricole. Ovviamente, comunque, i riflettori della campagna sono puntati sui pericoli per l'uomo: per questo è necessario uno sforzo di sensibilizzazione ancor più pronunciato, di modo da preparare tutte le persone all'eventualità di una puntura.