Sanihelp.it – Venerdì 21 marzo ricorrerà la nona edizione della Giornata Mondiale per la sindrome di Down, un giorno speciale per fermarsi ad ascoltare la testimonianza di chi convive con questa condizione riuscendo a condurre una vita assolutamente normale.
«La sindrome di Down è una condizione genetica, non una malattia» ricorda il Down Syndrome International (DSi), organizzazione internazionale nata nel 1993 con lo scopo di raccogliere da tutto il mondo le persone con la sindrome di Down, i loro parenti e amici, gli assistenti, i professionisti, i ricercatori e tutte le persone interessate a questa importante e delicata tematica.
E proprio con lo scopo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza di ciò che è realmente la sindrome di Down, questa edizione della Giornata Mondiale si occuperà nello specifico di chiedere il riconoscimento del diritto di accesso all’assistenza sanitaria per tutte le persone Down che ne abbiano necessità, senza discriminazioni e con una valutazione delle esigenze legate alla loro particolare condizione
«Le persone con sindrome di Down potrebbero avere problemi di salute per tutta la vita proprio come tutti gli altri – prosegue il testo redatto dalla DSi a sostegno della Giornata Mondiale – e dovrebbero avere accesso all'assistenza sanitaria sulla base del principio di uguaglianza con le altre persone».
La proposta dell’organizzazione verte quindi sulla creazione di un percorso formativo rivolto agli operatori sanitari, che permetta loro l’adozione di un particolare approccio da utilizzare nei casi in cui si trovino a trattare una persona con sindrome di Down: in questo modo infatti, si potrebbe innanzitutto evitare di trattare la sindrome stessa come una malattia, e in secondo luogo allargare l’ambito di indagine clinica senza limitarsi a considerare solamente gli specifici problemi di salute tipici della sindrome.
Un traguardo importante quindi, che propone un nuovo modo di guardare alla Sindrome di Down e scavalcare quella barriera del diverso che esiste principalmente negli occhi di chi guarda.
«Le attività e gli eventi che si svolgono durante la Giornata Mondiale per la Sindrome di Down – spiega l’attore William John Neeson, uno dei patrocinatori dell’evento – possono avere un impatto enorme dal momento che mettono in mostra le capacità, i talenti e le realizzazioni delle persone con sindrome di Down».
Insomma una giornata per promuovere, con il sostegno e la consapevolezza della comunità sociale globale, la dignità e una migliore qualità di vita per le persone con sindrome di Down di tutto il mondo.