Sanihelp.it – Le vie della scienza a volte sono più tortuose di quel che si possa credere. Stavano studiando un trattamento per la lotta al cancro ed ecco che scoprono la molecola che potrebbe presto diventare il primo anticoncezionale orale pensato per l’universo maschile, il pillolo insomma.
È stato proprio per caso, infatti, che è stata scoperta la capacità di controllare la fertilità da parte di un particolare composto, chiamato JQ1 che dovrebbe appunto essere l’ingrediente principale del nuovo contraccettivo. Si tratterebbe di una sostanza capace di inibire la produzione dello sperma e la mobilità degli spermatozoi.
A scoprirlo e studiarlo gli studiosi della Texas University guidati dalla ricercatrice Qinglei Li che hanno già testato la molecola sui topi, con successo, pubblicando i risultati sulla rivista scientifica Cell. Nel modello animale, infatti, il composto ha mostrato di ridurre in maniera drastica la produzione di liquido seminale e tutto senza alcun effetto collaterale, almeno per il momento e almeno sui topi.
Sembra inoltre che appena si sospende la somministrazione del pillolo, la produzione di sperma e il livello di fertilità tornano come prima e, assicurano i ricercatori, l’uso del composto non influenza in alcuni modo la tenuta sessuale maschile né la salute di un’eventuale prole futura.
Certamente i risultati ottenuti nelle sperimentazioni sugli animali richiederanno ulteriori valutazioni e test anche sull’uomo, sia per confermare o meno i successi sia per valutare accuratamente la sicurezza del farmaco, ma, viste le premesse, la realizzazione e la disponibilità di un anticoncezionale maschile non sembrano più un’opportunità così lontana nel tempo.
