Sanihelp.it – Prepararsi al sole: crema o integratore? Le 50 donne italiane tra i 25 e i 50 anni che hanno risposto a un questionario online si sono dimostrate molto consapevoli della necessità di una protezione costante e precoce (lo afferma il 90% del campione).
Per loro la scottatura è più l’eccezione che la regola, legata per lo più alla dimenticanza di creme o altri mezzi di protezione (T shirt e cappello).
«Considerando il rapporto con il sole, possiamo distinguere 4 tipologie di donne – racconta il dottor Alberto Caputo, psichiatra e psicoterapeuta – Le indifferenti alla tintarella non superano il 10%. Il 32% invece si è rivelato un'amante dell’abbronzatura a basso rischio.
La porzione più ampia (46%) riguarda le amanti dell’abbronzatura a medio rischio ossia le salamandre, che eccedono nelle ore dedicate alla tintarella in spiaggia. Per ultime (12%) vengono le adoratrici del Dio Sole, vere adepte del culto della pelle bronzea e della sedia a sdraio no stop».
Per 6 italiane su 10, applicarsi il solare rappresenta quasi un rituale derivato dai ricordi infantili (la mamma che spalma la crema). L’applicazione del prodotto viene intesa come un massaggio (per il 78%), una vera e propria coccola (per il 70%).
Un integratore per bocca, di primo acchito, viene vissuto come troppo invasivo (per il 76%). La diffidenza iniziale può però essere superata se, oltre all’informazione, vengono rispettati due elementi chiave: che il contenuto del prodotto sia naturale e che sia un esperto a suggerirne l’uso.
A questo punto, la pillola viene vissuta come un rimedio efficace e comodo, in grado anche di evitare rughe e macchie provocate dal sole. Fondamentale che l’esperto sia un dermatologo (visto come un papà saggio) che possa dare indicazioni certificate.
«In sintesi, l’uso delle creme solari sembra essere più legato a un registro regressivo e a un codice materno accogliente e coccolante – commenta lo psicologo – Gli integratori per bocca evocano, invece, dinamiche più complesse ed evolutive, volte a emancipare e a cambiare dal di dentro».