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Vaccinazione del gatto? Si senza adiuvanti

Prevenzione e salute

Sanihelp.it – La popolazione felina in Italia è molto numerosa. Infatti sono circa 7 milioni di esemplari presenti nelle nostre famiglie senza contare i gatti cosiddetti selvatici. Considerato un animale indipendente e solitario spesso lo si trascura pensando che il gatto si curi da solo.


Accoglierlo in famiglia è una grande responsabilità e bisogna prendersi cura della sua salute e del suo benessere.
Purtroppo questo pet tanto amato dagli italiani, è poco curato. Infatti si stima che in Italia solo 1 gatto su 5 venga vaccinato (circa il 20%).

Questo è un grande problema perché in una popolazione, per ottenere la famosa “immunità di popolazione», occorre che almeno il 70% dei soggetti siano vaccinati. In questo modo si può ridurre nettamente la circolazione dei virus ed i rischi di malattie.

La vaccinazione quindi è molto importante. Quando deve essere fatta? Come deve essere fatta? Perché devo vaccinare il mio gatto?

Alla nascita i gattini hanno un sistema immunitario piuttosto labile ma sono comunque protetti dagli anticorpi materni contenuti nel colostro che il gattino riceve con le prime poppate.

Questo tipo di protezione non dura a lungo, ecco perché bisogna iniziare a proteggerlo con vaccini specifici. La vaccinazione non consiste solo in «una puntura» ma il veterinario visiterà il gattino, verificherà il suo stato di salute e predisporrà un piano vaccinale adatto al suo stile di vita, all’ambiente in cui vive, ai fattori di rischio, alle esigenze del proprietario.

La vaccinazione andrà richiamata periodicamente ogni anno in modo che la protezione continui costantemente nel tempo.

Il gatto è possibile vaccinarlo per le malattie più frequenti:
Herpesvirosi e Calicivirosi: forme respiratorie (tosse, starnuti, febbre, scolo oculare e nasale, cheratite e congiuntivite). Molto frequenti e trasmissibili.

Panleucopenia Felina: detta anche gastroenterite virale, pericolosa in gattini e gatti giovani con mortalità elevata (febbre, vomito, anoressia, disidratazione, diarrea con sangue, dolori addominali, debilitazione generale).

Leucemia Felina (FeLV): grave malattia infettiva virale (febbre, anoressia, depressione, decadimento organico). Ha mortalità elevata. I rischi sono più alti per i gatti che vivono in collettività, convivono con altri gatti e in quelli che vivono all’aperto.

Clamidosi: spesso è associata a forme respiratorie sostenute da Herpesvirus e Calicivirus. Si trasmette tra gatti tramite secrezioni oculo-nasali. Sintomi iniziali presentano solo congiuntivite e scolo oculare e in seguito compaiono febbre starnuti e tosse.

Rabbia: malattia virale che può essere trasmessa all’uomo (zoonosi) attraverso il morso di animali infetti. I sintomi sono tutti a carico del sistema nervoso ed è sempre mortale. È una vaccinazione obbligatoria per i gatti che vengono portati all’estero. In Italia è vivamente consigliata per gli animali che vivono nel Nord-Est: Trantino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e parte del Veneto.

Perché la vaccinazione senza adiuvanti? La ricerca scientifica ha evidenziato che gli adiuvanti causano nel gatto processi infiammatori nel sito di iniezione e possono essere l’origine di reazioni allergiche anche gravi. Quindi l’utilizzo di vaccini senza adiuvanti riduce questo rischio e accresce la sicurezza.

La gamma Merial, azienda che da sempre si occupa della salute degli animali, offre 6 valenze vaccinali disponibili in cinque associazioni vaccinali in modo che si possa personalizzare la vaccinazione di ogni gatto in base all’ambiente in cui vive e al suo stile di vita.

Merial, offre a tutti i proprietari tramite il sito di FrontlineCombo un servizio di promemoria totalmente gratuito per ricordare le regolari scadenze della prevenzione antiparassitaria e i richiami vaccinali del cane e gatto. Iscriversi è semplice: basta compilare la scheda che si trova sul sito e scegliere la modalità con cui si desidera essere informati (e-mail o sms).

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