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I benefici dell’olio di canapa nel cane e nel gatto

Salute e animali

Sanihelp.it – La canapa sativa ha origini antichissime, probabilmente i primi a utilizzarla furono i cinesi, seguiti molto più tardi dagli europei. 


Negli ultimi anni in Italia è stato introdotto l’uso della cannabis come medicinale, ma soltanto per determinate patologie, come per esempio i disturbi associati a sclerosi multipla o a lesioni del midollo spinale, malattie reumatiche, o come stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia o in pazienti oncologici. L’utilizzo è regolato da una normativa ben precisa.

Negli animali, invece, la troviamo oggi sotto forma di integratori, da assumere per via orale, in gocce o compresse.

I veterinari la prescrivono per i suoi benefici sull’umore, il comportamento e il sistema immunitario dei cani e dei gatti.

Questi prodotti non danno reazioni psicoattive, in quanto il THC (tetraidrocannabinolo) è praticamente assente, ma hanno proprietà neuroprotettive e rilassanti.

Di solito, oltre all’olio di canapa, sono presenti altri ingredienti, come per esempio gli acidi grassi omega 3 e 6, antiossidanti, vitamina E, Boswellia serrata, tutti principi attivi che agiscono in sinergia con l’ingrediente principale per migliorare l’effetto del prodotto.

Le indicazioni di questi integratori sono diverse, vengono usati per alleviare dolori muscolari e alle ossa, per supportare la risposta immunitaria dell’animale, per equilibrare il comportamento in caso di stress, per l’epilessia e le malattie nervose degenerative.

Il dosaggio dipende dalla taglia dell’animale e dalla problematica.

Se usati nel modo corretto, seguendo il consiglio del veterinario, non ci sono controindicazioni all’uso di olio di canapa per il cane o il gatto.

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