Sanihelp.it – Dai peli superflui ai capelli grigi: i fenomeni strani che riguardano peli e capelli avrebbero tutti la stessa origine. Lo sostiene una ricerca londinese realizzata nell’University College e pubblicata su Nature.
Per giungere a questa conclusione, gli studiosi hanno preso in esame un gruppo di 6.357 persone dell’America meridionale, nello specifico di una zona abitata da una popolazione mista di origine americana, africana ed europea. Questo campione eterogeneo ha consentito agli esperti di identificare 18 geni collegabili ai capelli grigi e altre stranezze che riguardano la capigliatura e i peli del corpo.
Dalla ricerca è emerso che esisterebbe una predisposizione genetica che conduce alla comparsa dei capelli bianchi. Nello specifico, è stato evidenziato come il gene indentificato come IRF4 sia il primo, anche se non l’unico, responsabile, della predisposizione ad avere capelli grigi.
Lo studio ha inoltre individuato i geni da cui dipenderebbero altri fenomeni: quello indicato con la sigla PRSS53 risulta responsabile dei capelli ricci, il gene EDAR provoca la comparsa dei peli sul viso, mentre il FOXL2 e il PAX3 determinano il cosiddetto monociglio, ossia le sopracciglia che si uniscono.
Questa scoperta sfata, quindi, diversi miti sul tema. Come evidenziato dagli stessi autori, la ricerca apre però soprattutto le porte alla possibilità di realizzare un farmaco, che agendo direttamente all’interno de capello, sia in grado di determinarne il colore già alla nascita dal cuoio capelluto.
Ma in caso di predispozione ai capelli grigi, come si può mantenerne il colore? A tale scopo, risulta utile il rame, importante per la pigmentazione di cute e capigliatura. Oltre che attraverso gli integratori, da assumere sempre sotto controllo medico, questo minerale può essere reperito consumando cibi come fegato, molluschi, noci, nocciole e lenticchie.