Sanihelp.it – Non è solo bella. La stella alpina, conosciuta anche come edelweiss, termine tedesco che significa »nobile candore», è anche uno valido ingrediente utilizzato dalla cosmetica per prendersi cura della pelle e dei capeli.
Dove cresce
Le piante vengono catalogate secondo un nome latino. Quello della stella alpina è Leontopodium Alpinum che a sua volta deriva dal greco »piede di leone»,un nome dato probabilmente riferendosi alla somiglianza con l’impronta del maestoso felino. La stella alpina ha la prerogativa di crescere spontaneamente sulle cime più elevate delle Alpi e dell’Appennino Ligure, dei Pirenei e dei monti dell’Himalaya. Proprio per questo la medicina popolare dei luoghi montani la utilizza da sempre come antiinfiammatorio nel trattamento dei dolori reumatici e delle affezioni delle vie respiratorie.
Negli ultimi tempi anche la cosmetica si è interessata a questo fiore così prezioso e in particolare alla sua capacità di resistere, proprio come altre piante definite resilienti (è il caso del cactus) a condizioni di vita estreme. Se la stella alpina resiste al gelo prolungato è perché dotata di particolari sostanze protettive che, una volta selezionate e studiato, hanno dimostrato avere efficacia anche sulla resistenza della pelle.
Agisce come antiossidante
Lo ha dimostrato uno studio coreano che a rilevato la capacità di questo piccolo fiore di resistere a un forte irraggiamento producendo sostanze antiossidanti. Le stesse che inserite in un cosmetico riescono a contenere e ridurre il processo infiammatorio innescato dalle radiazioni e responsabile di un’accelerazione nell’invecchiamento cutaneo. Sempre grazie allo studio coreano è stato possibile verificare che l’estratto di stella alpina ha un’azione diretta sull’elasticità della pelle riuscendo a ridurre le piccole rughe, L’estratto di stella alpina, che trattandosi di una pianta protetta viene ricavato da colture di cellule in vitro, è quindi un potente antietà. E questo anche grazie alla presenza dell’acido leontopodico che contrasta la degradazione delle fibre elastiche aiutano la pelle a mantenere tono e compattezza.
E’ anche un potente antifiammatorio
L’acido leontopodico, come dimostrato da uno studio condotto dall’Istituto Dermopatico dell’Immacolata nel 2012, ha una decisa azione antinfiammatorie. E visto che l’invecchiamento è anche una questione di infiammazione cronica, come ormai ben provato, ecco che l’estratto di stella alpina funziona anche in questa direzione come anti-age.
E’ utile anche per i capelli
Anche i prodotti per capelli possono elencare tra gli ingredienti l’estratto di stella alpina. Uno studio tedesco ne ha provato la capacità di arginare il telogen effluvium, la caduta temporanea dei capelli perché in grado di inibire l’induzione prematura della fase catagen, la fase di involuzione del capello, e di prolungare quella anagen, la fase di crescita, dando così al capello più vita. E in qualità di antossidanti, l’estratto di questo fiore è in grado di contrastare la perdita di densità tipica di una chioma non più giovane.
