Sanihelp.it – La lunga stagione estiva ha lasciato ormai un colorito ambrato. «E’ il segno tangibile che la pelle ha sviluppato la naturale difesa dal sole che consiste proprio nella produzione della melanina, il pigmento che la colora» commenta il professor Leonardo Celleno, presidente di Aideco, Associazione italiana dermatologia e cosmetologia.
Si può scendere con l’SPF
Cosa si può fare allora in questa fase? «Sicuramente si può decidere di abbassare l’indice protettivo del solare che si utilizza quando ci si espone» continua l’esperto. «Ma questa scelta deve sempre essere legata alle caratteristiche personali della cute. Se è particolarmente sensibile, fragile e chiara, difficile quindi ad abbronzarsi, gli SPF più alti, dal 50 al 50+, possono essere fedeli compagni per tutta l’estate, anche sul finire della stagione. Diverso il discorso per chi ha una pelle più tenace e che si abbronza con facilità: se il colorito è già intenso si può passare a un SPF 30; il mio consiglio però è di non scendere ulteriormente così da evitare il rischio che la cute non sia opportunamente protetta».
Mai senza solare
Si deve quindi continuare ad usare il solare anche quando si è abbronzati? «La risposta è solo una :assolutamente» conferma il professor Celleno. «I danni che le radiazioni solari provocano non sono solo quelli immediati che si traducono in arrossamenti, eritemi e scottature. Sappiamo ormai bene che l’azione dannosa dei raggi arriva ben più in profondità danneggiando il DNA cellulare innescando una serie di reazioni che possono portare, nei soggetti predisposti, allo sviluppo di pericolosi tumori cutanei. In ogni caso anche senza arrivare a questi estremi, che vedono comunque purtroppo numeri sempre in crescita, occorre tenere presente il fatto che l’irraggiamento da Uva e Uvb, infrarossi e luce blu provoca un’accelerazione del processo di invecchiamento cutaneo che si traduce nella comparsa di rughe, macchie scure, cedimenti. Ecco spiegato perché ogni volta che ci si espone al sole, anche quando la pelle è abbronzata, l’applicazione di uno schermo filtrante resta una buona regola da rispettare scrupolosamente».
Il viso va sempre protetto
Il discorso ha valore per tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Ma è ancora più significativo nel caso del viso: l’applicazione regolare del solare anche a fine stagione, anche quando si torna in città, è la strategia migliore per evitare di dare una spinta, a volte molto significativa, al photoaging. Proteggersi sempre quindi evita di vedersi allo specchio al rientro dalle vacanze con un viso più invecchiato di quando si è partite.