I tumori maligni della pelle sono molto frequenti: in Italia ogni anno si osservano circa 135 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, complessivamente oltre 65.000 nuovi malati.
Esistono molti tipi di tumori della pelle, ma i più comuni sono i carcinomi e i melanomi.
Per prevenirne l’insorgenza e riconoscerli precocemente, esiste un decalogo semplice ed efficace:
- Conoscere bene la propria pelle, soprattutto le sue reazioni all’esposizione solare.
- Conoscere la storia di eventuali tumori maligni della pelle nella propria famiglia.
- Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 16). L’educazione ad una corretta esposizione solare deve cominciare già nell’infanzia.
- Proteggersi dal sole, come consiglia il dermatologo, anche usando prodotti con fattori di protezione adeguati sin da bambini.
- Controllare regolarmente la propria cute: è noto che il primo sospetto di tumore viene segnalato dal paziente stesso.
- Se si notano delle lesioni cutanee nuove, che non tendono a scomparire, ricorrere al consulto del medico di famiglia e del dermatologo.
- Se si notano dei cambiamenti di lesioni preesistenti, ad esempio un «nevo» che continua a crescere, ricorrere al consulto del medico e del dermatologo.
- Se si hanno molti nei oppure nevi congeniti di dimensioni superiori ai 10 mm farsi visitare dal dermatologo, con la periodicità che verrà consigliata.
- Le persone che hanno già avuto un melanoma corrono un rischio più elevato di svilupparne altri e perciò devono sottoporsi a controlli regolari.
- La fotoprotezione deve essere particolarmente accurata nelle persone che hanno sofferto di cheratosi solari, carcinomi e melanomi.
Ecco, invece, le cose da non fare:
- Esporsi al sole in modo indiscriminato.
- Non guardare con attenzione la propria pelle e le sue lesioni, sia quelle nuove, sia quelle vecchie, che crescono o cambiano aspetto.
- Considerare le lesioni cutanee come semplici inestetismi o una fatalità: è sempre bene definire la loro natura con una diagnosi esatta.
- Dimenticarsi di effettuare i controlli consigliati.
- Aspettare un sintomo importante, come il sanguinamento di un nevo per consultare il medico.
- Rifiutare l’intervento su un nevo, per il timore completamente infondato di favorire la sua diffusione.