Sanihelp.it – Riscoprire la forza dei movimenti primordiali: entrare in contatto con il suolo, il proprio corpo e la mente: tutto questo è l’Animal Flow.
È un allenamento, apparentemente tranquillo, ma è in realtà molto impegnativo. Crescendo si perde in genere questo livello di coordinazione per via della vita sedentaria che porta a stare seduti alla scrivania, in auto e alle macchine della palestra. Mentre l’Animal flow ripresenta questi schemi motori dormienti, quali squat, stacchi da terra, clean e affondi in più la forza si sviluppa nella rotazione.
Offre la possibilità di variare con gli esercizi senza la necessità di attrezzatura.
Dopo aver familiarizzato con gli esercizi base, si possono poi combinare tra loro.
In più, come è stato verificato dagli scienziati, questo tipo di allenamento porta anche a dei miglioramenti cognitivi perché ci si allena in quadrupedia (in appoggio su mani e ginocchia, in punta di piedi) tutto già esercitandosi per un mese.
È un allenamento che può servire per fare il riscaldamento, il defaticamento o anche semplicemente come allenamento a se stante. Basterà variare la velocità, il numero delle ripetizioni e la quantità di tempo. Si può cominciare riscaldando i polsi e poi con aerobica leggera. Poi si procederà con gli esercizi base e infine combinandoli.
Insomma l’Animal flow non è capoeira, non è break dance, né ginnastica tradizionale. È invece una cosa a se stante che insegna a muoversi a partire da un livello primordiale.