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Yoga, il bello dell’essere principianti

Pratica quotidiana

Sanihelp.it – Essere principianti di una qualsiasi disciplina può risultare frustrante. Si notano gli altri praticanti in grado di realizzare cose che neppure si riescono ad immaginare e, magari, ci si sente davvero poco capaci.


La tentazione di gettare la spugna è comune a molti ma, soprattutto nello yoga, perseverare è fondamentale ed, anzi, può portare a risultati davvero importanti e anche divertenti.

Sì, perché nella società attuale, legata al "tutto e subito", ci si dimentica della bellezza dell'essere un principiante. Chi inizia a praticare una disciplina avrà, infatti, davanti a sé sfide emozionanti, e potrà imparare cose nuove continuamente. Mentre chi è già più avanti con il lavoro di perfezionamento, spesso si fossilizza e non riesce a progredire come vorrebbe.

Il principiante, perciò, dovrà lasciare da parte alcuni errori che comunemente si compiono quando ci si approccia ad una nuova disciplina.

In primo luogo, non dovrà scoraggiarsi. Un buon insegnante saprà anche raccontargli le proprie difficoltà nei primi anni di pratica, in modo da farlo sentire in grado di raggiungere i suoi obiettivi.

E in seconda battuta, sarà necessario lasciare da parte l'ossessione per il raggiungimento di un risultato specifico: una posizione difficile, la meditazione profonda e così via. Spesso, infatti, ci si fissa con un elemento in particolare per ottenere l'approvazione degli altri, ma bisognerebbe ricordare come lo yoga insegni ad essere contenti di se stessi indipendentemente da ciò che possono dire le altre persone.

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