Sanihelp.it – Gli studiosi dell'Università di Harvard sostengono che correre con le scarpe potrebbe causare alcuni danni alla salute del piede e che, pertanto, la corsa a piedi nudi è raccomandata.
I risultati della ricerca sono stati presentati di recente dalla dottoressa Irene Davis alla 2011 Australasian Podiatry Conference tenutasi a Melbourne. La studiosa dell'American College of Sports Medicine e la collega Catherine Worthingham Fellow dell'American Physical Therapy Association hanno presentato un nuovo tipo di suola che aderisce al piede, proteggendo la pianta a assicurando il naturale movimento del piede.
La Davis spiega: «Quando si appoggia il tallone a terra si aumenta il picco della forza di cui fa esperienza il corpo. Questo non accade per nulla correndo a piedi nudi, perché si poggia sull'avampiede». La ricercatrice sostiene che il suo lavoro trova un po' di resistenza considerato che, se si osservano i corridori, il 75-80% poggia il peso sul tallone.
Il primo studio di questo tipo è stato pubblicato su Nature nel 2010 grazie all'osservazione della Davis dei podisti kenioti. Gli studiosi sostengono che, senza scarpe, i tendini, i muscoli del piede, della caviglia, del polpaccio e della coscia iniziano a lavorare come dovrebbero e che il dolore iniziale, riportato dai corridori che si cimentano a correre a piedi nudi, sia dovuto proprio alla non abitudine dei muscoli a muoversi in maniera corretta. Occorre solo un po' di tempo affinché il piede si adatti alla naturalezza del movimento.
La dottoressa Davis ha inoltre sottolineato che anche le persone con i piedi piatti trarrebbero notevoli benefici dalla corsa a piedi nudi: questa pratica consentirebbe loro di rafforzare le arcate plantari.