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Ashtanga Namaskar, la posizione degli otto punti

Focus sulle Asana

Sanihelp.it – Un nome sicuramente complesso, che indica una posizione precisa e spesso difficile da eseguire all'inizio della propria pratica.


Si tratta di Ashtanga Namaskar, la Posizione degli otto punti.

È inserita all'interno dei saluti al sole e se ben eseguita, anche da sola, consente di attivare tutto il corpo.

Vediamo, quindi, come eseguirla e quali sono i benefici che ne possono derivare.

Come eseguire Ashtanga Namaskar

La posizione si esegue, come indicato, spesso nella sequenza dei Saluti al Sole, ma si può realizzare anche da sola.

Si potrà partire, in questo caso, dalla posizione di Dandasana: punte dei piedi e mani in appoggio al tappetino, con il corpo ben teso.


Espirando si appoggeranno a terra le ginocchia, il petto, le mani e il mento, così da formare otto punti d'appoggio in totale (Piedi, ginocchia, petto, mani e mento).

I glutei rimarranno elevati e si potrà rimanere anche cinque respiri nella posizione.

Pian piano sarà possibile inserirla nella sequenza dei Saluti al sole in modo più dinamico.

I benefici della posizione

La posizione rinforza tutto il corpo, elasticizza la parte lombare, le caviglie, i polsi e le spalle. Apre la parte anteriore.

A livello psicologico dona forza e fermezza.

Le controindicazioni della posizione

La posizione andrebbe, invece, evitata in gravidanza, fin dai primi mesi, e anche nel caso in cui siano presenti problemi rilevanti a livello lombare.

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