Sanihelp.it – Sappiamo che il nuoto è uno degli sport più completi dal punto di vista motorio, in quanto coinvolge tutte le parti muscolari del corpo umano. Il termine pull buoy significa letteralmente boa da tiro, presenta una forma a otto e viene tenuto stretto tra le cosce, spingendo in alto le gambe e i fianchi del nuotatore facendo in modo che esso non batta le gambe e si concentri sulla trazione degli arti superiori e sul rollìo. Questo favorisce il galleggiamento naturale del corpo e consente un allenamento più rilassato rispetto ad altre posizioni. Il pull buoy è inoltre particolarmente utile per esercizi di resistenza e per correggere la posizione della testa.
La posizione classica, tra le cosce, non è l’unica per utilizzare questo galleggiante, che consente diverse opzioni, come la posizione appena sotto le ginocchia o alle caviglie, che richiede maggiore controllo del corpo ed è adatto per chi nuota già molto bene e vuole affinare la sua tecnica. È indicato per ripetute corte e intense e allenamenti brevi. Poiché in questo caso rende più difficile il galleggiamento, trova indicazione proprio per correggere problemi di galleggiamento, come per esempio se si tiene il sedere troppo alto o se il corpo tende ad affondare. Il pull buoy è utilizzato in particolare per lo stile libero, ma può servire anche per altre discipline, come la rana e il delfino, nonostante in questi casi l’uso sia più complicato, in quanto il pull buoy impedisce il movimento fluido delle gambe, che questi stili richiedono. Anche nel dorso si può usare per migliorare le bracciate.
Possiamo quindi concludere che il pull buoy è senz’altro uno strumento prezioso per migliorare la tecnica di nuoto, in particolare per quanto riguarda le bracciate e il galleggiamento, ma va alternato con allenamenti senza il suo utilizzo, per non abusarne.