Sanihelp.it – A metà dello scorso ottobre, tramite uno scatto pubblicato sui social, in cui appariva nel letto d’ospedale, Valentina Persia tranquillizzava i fan sull’esito dell’intervento cui si era appena sottoposta e ringraziava il chirurgo che l’aveva operata. La comica, diventata celebre con La sai l’ultima?, infatti, si è sottoposta a un’operazione per risolvere una diastasi addominale, conseguenza della gravidanza.
Ma che cosa è la diastasi addominale? Con questo termine si indica l’allontanamento della parte destra del muscolo retto addominale dalla parte sinistra. Tale separazione dei retti addominali è principalmente, anche se non esclusivamente, conseguenza della gravidanza e di norma si risolve entro alcuni mesi dal parto. Può però succedere che il problema permanga anche dopo e, se la distanza tra i muscoli supera i due centimetri, non è considerata più fisiologica. Un problema non infrequente ma di cui si parla molto poco, tanto che solo dal 2018 è attiva l’Associazione Diastasi Italia ODV il cui intento è proprio quello di divulgare maggiori informazioni possibili sulla patologia.
Con la diastasi i muscoli addominali perdono in parte la loro funzione stabilizzante e questo, oltre a far apparire il ventre gonfio, rilassato e prominente, può favorire anche la comparsa di ernie e altre problematiche funzionali, dai dolori a schiena, anche e bacino a difficoltà digestive e respiratorie. Insomma, non si tratta di un problema puramente estetico. Tra i fattori di rischio si riconoscono, in particolare, le gravidanze gemellari e le gestazioni over 35, come quella affrontata da Valentina Persia, che ha dato alla luce due gemelli dopo i 40 anni.
L’unica soluzione definitiva è l’intervento chirurgico: in genere, soprattutto se la gravidanza ha lasciato anche della pelle in eccesso, si ricorre a un’addominoplastica, operazione che, per la diastasi addominale, può in alcune Regioni essere eseguito anche con il Servizio Sanitario Nazionale. Sul sito della già citata associazione (www.diastasiaddominale.com) è possibile trovare i contatti utili, oltre che tutte le informazioni sulla patologia, compresi i suggerimenti per effettuare una sorta di autodiagnosi prima di rivolgersi a un medico per gli esami di accertamento.